Tre collepassesi alla “Nove colli” di Cesenatico

4 Giugno 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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I collepassesi Pasquale Mellone, Fabrizio Marra e “Pippi” Mangia hanno partecipato, il 22 maggio scorso, all’edizione 2011 della “Nove Colli”, dagli esperti definita la corsa ciclistica più dura e la “passeggiata ciclistica più amata” d’Europa (km 205). La manifestazione, giunta alla 41.a edizione, è conosciuta anche come “Nove Colli Marco Pantani” in onore del famoso campione di Cesenatico e rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti del cicloturismo. La prima edizione si svolse nel maggio del 1971 e contava appena 17 partecipanti. Quest’anno i partecipanti sono stati oltre 12.000.

 
A ben diciannove anni di distanza dalla partecipazione del sottoscritto (allora 44enne), finalmente tre nostri concittadini con la passione del pedale hanno preso parte all’edizione 2011 della NOVE COLLI, dagli esperti definita la corsa ciclistica più dura e la “passeggiata ciclistica più amata” d’Europa (km 205).
Ma anche la più affollata: oltre dodicimila i partecipanti, la maggior parte al percorso breve di 130 km (con soli quattro colli).
Dopo lunga ed accurata preparazione (del tipo “pedalare pesante controvento per imitare lunghe salite qui inesistenti”), Pasquale MELLONE (classe 1975), Fabrizio MARRA (classe 1973) e Giuseppe “Pippi” MANGIA (classe 1953), sempre insieme per tutto il percorso di gara, hanno portato a termine l’impegno, tagliando il traguardo abbracciati, tra due ali di folla plaudente, dopo 9 ore, 29 minuti e 43 secondi (in classifica 2976/2977/2978esimi su 3840 arrivati).
Polenta, Pieve di Rivoschio, Ciola, Barbotto, Monte Tiffi, Monte Pugliano, Perticara, Passo delle Siepi, Gorolo, questi i nomi delle nove asperità romagnole anche al 18%, che resteranno impresse nella loro mente per il resto della vita; come il prestigioso diploma, che custodiranno gelosamente e mostreranno a figli e nipoti.
Quando ho chiesto loro se ritorneranno l’anno venturo, per tutti ha risposto Pippi, il “vecchio” del terzetto: ‐ No, no. E’ bbona quista!
Insomma, nel film della vita e dello sport, per certe scene vale il grido del regista:
Buona la prima! Stop!
Ma chi ci crede!?

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Pantaleo Gianfreda
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