Fra pepe, sale e aceto, la nuova Stella del Colle

19 Agosto 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Inizia la preparazione per la II Categoria. Un articolo di Giuseppe Lagna

 
Raccolgo il gradito invito da parte di dirigenti e tecnico della squadra di calcio cittadina “STELLA DEL COLLE”, neo promossa in Seconda Categoria con diverse giornate di anticipo ed al termine di una fantastica cavalcata, quasi senza rivali.
Dovrò fornire un mio contributo, una specie di “edizione straordinaria” per Collepasso della rubrica settimanale, che curo già da due anni per un sito della Virtus Casarano; cosa che faccio molto volentieri.
Dopo la lunga estate di assenza dal Comunale di via Foscolo, il manto verde sintetico mi appare ancora come una novità, alla fine di cinquant’anni di sterrato, ma che sterrato!
Appesi sulle reti dal lato delle panchine sono ben visibili grandi “lenzuoli” inneggianti ai protagonisti dei fasti appena trascorsi.
Sono le diciannove, quando la truppa di oltre venti calciatori, un ottimo mix di giovani promesse e scafati trentenni o giù di lì (qualcuno cresciuto nel Capozza), fa il suo ingresso in campo, disponendosi a cerchio intorno ad allenatore e dirigenti.
Ascolto, allora, poco distante e defilato lo stringato sermoncino di mister Paterlini: ‐Allora, ragassi; anche quest’anno noi vogliamo vinsere il campionaato!
Ci vorrebbe un bell’applauso, ma non accade; e questo mi sembra il segno di una grande concentrazione sull’obiettivo, che potrebbe sulle prime sembrare una sparata.
La seduta ha subito inizio e già il sudore comincia a far capolino su fronte e magliette; al volo prendo un mio ex‐alunno (bravo ragazzo!) e gli chiedo cosa pensa del ripescaggio dei rivali cittadini.
‐ Va bene così, maestro Lagna; vuol dire che il campionato avrà più pepe e il pubblico maggiore spettacolo nelle due stracittadine!
Non potevo ricevere risposta più saggia da un ventenne.
Il sole è ormai andato via e guadagno l’uscita, per impegni pregressi; presso la porticina degli spogliatoi, eccoti il buon Lucio intento a diffondere con i suoi “tic” notori del sale, augurale, mi dice, come faceva il vecchio Presidente del Taranto.
Abbandono, infine, la struttura e saluto col braccio il mister alle prese con la sua squadra su e giù per i gradoni della tribunetta.
‐ Mettetele tutte sotto aceto, quest’anno le rivali! ‐ rivolgo ai dirigenti, che mi guardano un po’ strano.
Eh sì, cari lettori; ho saputo tempo fa che il nome della nostra storica squadra di calcio mutuò il nome da un’etichetta di aceto, prodotto negli Stabilimenti Traldi (“sotta allu stabilimentu”) intorno al Cinquanta.
Per concludere, cittadini, sportivi, accorrete numerosi!

Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  In serie C femminile la Luna Blu vittoriosa a Brindisi