I 100 anni di nonna Donata

5 Maggio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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donatafamiliari Donata De Donno compie oggi 100 anni. E’ nata a Collepasso il 5 maggio 1909. Domenica scorsa, 3 maggio, familiari, amici e Amministrazione comunale hanno festeggiato il traguardo centenario di nonna Donata. Una donna forte ma sobria e riservata, che ha dedicato alla famiglia la sua vita, spesa nel duro lavoro di contadina, tabacchina, casalinga, moglie e madre. (clicca sulle foto del centenario)

Nuovo traguardo centenario a Collepasso: oggi ha compiuto 100 anni Donata De Donno, nata il 5 maggio 1909.

Nonna Donata è una donna forte ed energica (come dice la figlia Graziella, “ha cumandatu sino all’urtimu momentu”), ma schiva, sobria e riservata. Non voleva feste o confusione per il suo centenario. Voleva stare sola, nella sua casa di via Principessa Maria, con la famiglia, i figli, tornati da lontano per stare con lei. Poi, le insistenze di familiari, amici e conoscenti e degli stessi amministratori l’hanno convinta a celebrare, domenica scorsa, 3 maggio, imgp7146 tra pochi intimi, una piccola festa per gustare un po’ di dolcetti, bere un goccio di spumante e tagliare la torta che l’Amministrazione ha voluto doverosamente offrirle. Doverosamente, perché questi nostri vecchi rimangono fulgidi esempi di quelle virtù che, oggi, appaiono annebbiate da tempi in cui solo l’apparenza, l’esibizione, il protagonismo sembrano talora farla da padroni.

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Queste donne e questi uomini di altri tempi, forti, ma schivi e riservati, tutto casa-famiglia-lavoro, fanno riflettere su certi pacchiani esibizionismi del mondo d’oggi. Le inalterate virtù di questi vegliardi fanno riflettere sulla necessità che questa società postmoderna – una società sempre più basata sull’esibizionismo, sulla leggerezza e sulla sciatteria ad ogni costo – si riappropri di valori antichi, quali la modestia, la serietà, la sobrietà, la riservatezza, l’amore per la famiglia, gli affetti veri.

Grazie, nonna Donata, perché tu, che da anni non godi più del dono della vista, hai fatto vedere a noi tutti, così spesso accecati e ciechi, il dovere di conservare, anche nell’attuale società, antichi valori.

Nella sua vita, Donata ha fatto la contadina e la tabacchina (“faticava allu magazzinu te lu Danieli”), si è dedicata con amore alla famiglia, ha allevato i suoi quattro figli con l’affetto e la severità della donna contadina. Il figlio Antonio, oggi settantenne, dopo essere stato tanti anni a Torino, oggi abita a Sannicola; Felice, 65 anni, abita a Milano da anni; Giuseppa (detta “Giuseppina”) è da trenta anni in provincia di Cuneo, a Monforte d’Alba, piccolo ed antico Comune collinare delle Langhe, teatro di lotte partigiane dei gruppi di “Giustizia e Libertà”. E poi c’è Grazia, la Graziella, 60 anni, unica figlia rimasta a Collepasso, che da 40 anni la assiste amorevolmente. Giuseppina e Graziella si rassomigliano molto e fanno intuire “somatologie” da future centenarie, come la madre (idem auguro ai figli).

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Donata è vedova dal 1980, ma attorno a lei, nel giorno della sua piccola festa, si è radunata, affettuosa e amorevole, tutta la famiglia, i parenti, i vicini di casa (con quanto affetto rideva, abbracciando lu Paolucciu, il suo dirimpettaio!), gli otto nipoti, i sette pronipoti, il sindaco e gli amministratori, in rappresentanza di tutta la comunità collepassese.

A 100 anni, donna ancora lucida ed energica, dice di stare bene, ma aggiunge: “sulu li dolori me mangiane”!

Ah, nonna Donata! “Donata” da Dio come “dono” di esempi e di virtù per le donne e gli uomini di oggi! Grazie per essere ancora con noi.

Ti auguriamo, a nome di tutta la comunità, come l'Amministrazione ha voluto far scrivere sulla tua torta centenaria, “altri cento di questi giorni”!


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Pantaleo Gianfreda