In ricordo di Lucio Dalla

6 Marzo 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il ricordo di Giuseppe Lagna del grande cantautore scomparso

Mi appare quasi doveroso scrivere della scomparsa di Lucio Dalla su questo sito, in cui ho pubblicato nel giugno 2008 il mio racconto dal titolo “Breve ma intensa vita di una radio libera” (pag. 3 di “Storia e personaggi”).
Quelle di Lucio Dalla erano fra le poche canzoni italiane ad essere “mandate” alla nostra RADIO COLLEPASSO INTERNATIONAL (khz 103,400), unitamente ai due “DE” (De Andrè e De Gregori), oltre ai “progressive” Orme e New Trolls.
Il resto era tutta roba d’Oltreoceano o d’Oltremanica, produzione rock troppo superiore in confronto alla nostra; valgano, per tutti, i mitici Pink Floyd, Jethro Tull, Deep Purple, Canned Heat.
Il 13 agosto Lucio aveva cantato alla Festa de l’Unità di Diso; io con Anna, Enzo ed altri c’ero.
Mi passò davanti, mentre si recava sul palco, e quasi scompariva fra la gente, basso com’era.
Ricordo che fra una canzone e l’altra, gli sfuggì una battuta pesantuccia, non troppo gradita al compagno Enzo, morigerato segretario di Sezione PCI dell’epoca.
I successivi anni 1976/’77 furono, secondo me, i più belli di tutta la sua sterminata discografia, poiché affrontavano temi storici e sociali, in collaborazione con il poeta Roberto Roversi: tutta farina buona per il sacco della nostra radio libera, notoriamente e apertamente iperpoliticizzata.
Oggi, grazie alle “magie” del WEB, tutti possono navigare su YOUTUBE e ascoltare per giorni le sue canzoni. Per i giovani di trentacinque anni fa e per quelli di oggi, mi permetto di consigliare le seguenti digitazioni: LUCIO DALLA INTERVISTA ALL’AVVOCATO ‐ MILLE MIGLIA ‐ NUVOLARI ‐ LE PAROLE INCROCIATE ‐ IL COLONNELLO ‐ L’OPERAIO GEROLAMO ‐ L’AUTO TARGATA TO.
Chiedo scusa allo stesso Dalla, per essere stato tanto “di parte”, ma, purtroppo, com’è noto, gli anni della giovinezza restano indelebili.
‐ Buon ascolto e “Vai Lucio, sei in onda!“.

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Pantaleo Gianfreda
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