Il cammino di Cosimo si ferma a S. Giovanni Rotondo

1 Aprile 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Cosimo ha terminato il suo cammino per la Terra di Puglia a San Giovanni Rotondo, sulla tomba di padre Pio. Nei giorni scorsi ha attraversato il Gargano a piedi. 27 marzo: Ripalta-Serracapriola; 28 marzo: Serracapriola-Torremaggiore; 29 marzo: Torremaggiore-San Marco in Lamis; 30 Marzo: San Matteo in Lamis-San Giovanni Rotondo

27 marzo: Ripalta – Serracapriola km 20

Prima di partire da Lesina sono andato a salutare una classe della quinta elementare che si è interessata ai motivi del mio pellegrinaggio. Dopo sono stato accompagnato a Ripalta ove il santuario era chiuso, per poi avviarmi fino a Chieuti sulla Statale 89 ove non c’era nessun traffico.

Prima di raggiungere Chieuti mi è venuto incontro Mercurio che voleva fare un pezzo di strada insieme a me. A Chieuti ho visitato il centro storico, il comune e la chiesetta rimodernata dell’ospizio delle suore del Cuore di Gesù. Di lì con lui sono andato al Convento di Serracapriola, ove ha trascorso alcuni anni Padre Pio.

La sera, con il mio amico ho avuto un incontro serale con il gruppo Scout Serracapriola 1, ove era presente il sindaco Marco Camporeale, l’assessore alle associazioni sociali Giuffreda Massimiliano, il consigliere Gianelli Luigi, Franco Stizza dell’associazione Superamento H, frate Luciano dei Cappuccini, il parroco don Renato Orlando, l’aspirante sacerdote Giuseppe Galante, i ragazzi della CIFRA e Chiara Castriota e D’Onofrio Cesare. Abbiamo discusso delle possibilità di collaborazione con i gruppi dei diversamente abili, prima di cenare a base di pomodoro, olio e pane, con vino speciale.

Mi raccomando, ragazzi, lottate per i vostri diritti. Cerchiamo di essere forti e uniti.Ciao dall’Acca muta di FragagnanoCosimo 

28 marzo: Serracapriola – Torremaggiore km 23

Dopo la messa e il mattutino al convento dei Cappucini sono andato con Mercurio a salutare i ragazzi delle quinte elementari parlando dei pellegrini, dei diversamente abili, dei santuari e dei percorsi naturali. Essi sono intervenuti con alcune domande per avere maggiori delucidazioni. Successivamente ho visitato la Chiesa Madre, dove ho parlato con il parroco prima di avviarmi verso S. Paolo di Civitate attraverso la strada secondaria fino al Santuario della Madonna del Ponte, ora mi son fermato per uno spuntino.

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Successivamente ho ripreso il cammino giungendo a S. Paolo verso le tredici e mi è stato detto di fermarmi fino alle 3 e mezza perché avrei potuto trovare il luogo di incontro a Torremaggiore chiuso. Mentre mi avviavo verso Torremaggiore, sono stato raggiunto da Vincenzo Pacentra e alcuni ragazzi degli scout di S. Severo. Oggi ho stabilito l’arrivo in questa città, in quanto c’è l’incontro con i capi scout dell’alto tavoliere per il 29 e il 30 marzo. Anche quest’esperienza è stata davvero sorprendente  per la presenza di molti giovani.

Dopo Vincenzo mi ha portato a visitare S. Severo, che è una stupenda città con molti reperti archeologici. I vari monumenti ed edifici pubblici sono stati ricostruiti dopo il terremoto del 1600 per cui molti di essi risentono dello stile barocco. Alla fine ho conosciuto i figli di Vincenzo ed in seguito sono ritornato a Torremaggiore per la cena e per passare la serata con loro in modo eccezionale. 

29 marzo: Torremaggiore – San Marco in Lamis km 15

Questa mattina sono partito in auto da Torremaggiore fino a San Marco in Lamis grazie all’amico Vincenzo Pacentra e al Dr. Ciro Nardella con gli amici della Protezione Civile di questa città, dopo aver avuto la sorpresa di ascoltare la mattina il suono della chitarra con canti da parte dei capi scout che hanno dormito con me nello stesso posto.

Con il Dr Nardella sono andato a visitare lo stupendo santuario di Stignano, meta di pellegrini lungo la via degli Angeli. Dopo con loro sono andato al convento di Sant’Agostino che doveva essere uno stupendo posto per la vita religiosa su due piani con alcuni disegni che rimangono in parte.

Dopo ho visto, grazie a loro, la valle di Vitruvio, quella di Trinità, Chiancata la Civita, le doline e l’arco di S. Michele lungo la via dei pellegrini Foggia-San Michele.

La parte di Cicerone toccava a Severino che è un insegnante speciale e molto afferrato nella storia locale.

Alle 17, ho incontrato l’associazione disabili Mosaico con il loro presidente, il sindaco Michelangelo Lombardi, l’assessore Vincenzo Villani, il Dr Martino e la sociologa Dr Caterina La Sala. Non cito gli altri che appartengono all’associazione Mosaico e alla Protezione Civile oltre il Dr Nardella.

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Abbiamo discusso delle problematiche dell’associazione e delle difficoltà invitando una collaborazione maggiore tra di loro e ad un maggio impegno da parte degli enti statali.

A sera sono stato accompagnato dai miei angeli custodi al Convento di S Matteo, ove hanno riposato migliaia di pellegrini da oltre un millennio.

Grazie a tutti ed in particolar modo agli amici del Mosaico e a quelli della Protezione civile che sono stati i miei Angeli.

Ciao a tutti.

Cosimo. Ci vedremo a San Giovanni Rotondo Da Padre Pio 

30 Marzo: San Matteo in Lamis – San Giovanni Rotondo

Oggi è stato l’ultimo giorno del mio pellegrinaggio anche se ci sarà la conclusione domani mattina.

Con gli amici della Protezione civile Fabio e Paolo siamo partiti alle 8,30 con il loro mezzo per avvicinarci al posto destinato da visitare: il posto della meta o bosco di difesa.

Scesi ci siamo avviati a piedi io e l’amico Fabio che si è rivelato un’ottima guida sulle notizie che mi ha dato perché è molto motivato nella conoscenza del suo territorio. Inutile affermare che sono rimasto stupito ed allibito nello scoprire un posto selvaggio anche se dai vari muri a secco si comprende la presenza umana. Onestamente devo affermare che non è stato modificato per niente e che mi è piaciuto moltissimo sperando che arrivino qui persone che rispettano l’ambiente naturale e che la amino veramente lasciando le strade usate una volta dai carri.

Mi è dispiaciuto approfittare di Fabio che ha un braccio ingessato e di Paolo che è il nostro angelo custode perché so che farebbero qualsiasi cosa per il loro presidente dottor Nardella che sa lavorare nella Protezione civile in modo egregio.

Finito questo giro ci siamo  spostati verso Monte Calvo iniziando la nostra scalata fino a giungere a m 1014, che è il monte più alto del Gargano con assenza di vegetazione ma con molti sassi stupendi e con la neve in alcuni punti.

Per alcuni problemi di tempo non abbiamo toccato il crinale perché ci aspettava la giornalista di TV Norba della redazione di Foggia  ed anche perché iniziava a piovere.

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Sono stato intervistato da Tv Norba che mi ha seguito fino alla tomba di Padre Pio (so che è santo, ma preferisco chiamarlo così) chiedendomi tante notizie.

Dopo sono stato ricevuto dal Vicesindaco della città di Padre Pio, M. Lucia Ippolito, che mi ha consegnato un bel ricordo e che mi ha fatto accompagnare nell’abitazione dell’associazione Il Cireneo ove mi fanno trascorrere la notte.

Successivamente, sono venuti a trovarmi gli amici di Fragagnano, Ciro D’Ambrogio con la moglie Lucia Lanzo e la carissima amica Lucia Delia che mi vogliono riportare a Fragagnano perché perda il vizio di andare in giro da pellegrino e che non ritorni nella mia città.

La sera sono stato ricevuto dall’Unitalsi della città perché era previsto un incontro con la popolazione sugli argomenti del mio pellegrinaggio.

Erano presenti, oltre la presidente dell’associazione Gaetano Salvemini, il Vicesindaco e presidente dell’associazione del Cireneo Professoressa Ippolito, Cinzia Palladino in rappresentanza del Consorzio Arenea, il VicePresidente Regionale dell’Unitalsi Guida Palanni e l’amico Severino con altri, che conosce moltissimi segreti sul Gargano. Abbiamo discusso anche dei vari problemi come della grande necessità che le varie associazioni dei disabili collaborino tra di loro in modo da presentarsi compatti nelle richieste con l’ente pubblico che ha il sacrosanto dovere di pensare a loro oltre al fatto che la gente cosiddetta normale deve considerare queste persone uguali a loro, perché sanno dare di più di quanto possono dare gli altri.

La discussione ha toccato alcuni problemi come la valorizzazione del territorio anche come mezzo per ridurre la disoccupazione.

Infatti non si comprende perchè tante persone di altre regioni conoscono meglio di molti di noi la nostra zona.

Alla fine abbiamo festeggiato il compleanno sia del Signor Salvemini che di Lucia Lanzo.

Ciao da Cosimo e dall’Acca Muta di Fragagnano.

Da domani non vi darò fastidio. E' la penultima.


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Pantaleo Gianfreda