“Un’imposta a favore dei poveri”. La proposta del Pd piace alla Lega.

11 Marzo 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il segretario Franceschini ipotizza un contributo una tantum per il 2009 corrispondente a 2 punti Irpef per i redditi superiori ai 120.000 euro. Si raccoglierebbero così 500 milioni da destinare ad associazioni e Comuni. Rifondazione: "Elemosina di Stato". No di Forza Italia: "Assurdo".

Dopo il sussidio ai disoccupati, il segretario del Pd Dario Franceschini propone "un contributo straordinario" per il 2009 di due punti Irpef sui redditi superiori ai 120.000 euro, cioè come quelli dei parlamentari, per finanziare 500 milioni da utilizzare per venire in aiuto delle persone maggiormente in difficoltà economica. Franceschini ha annunciato la proposta al termine di un incontro con le associazioni di volontariato che si occupano delle povertà, precisando che si tradurrà in un'iniziativa parlamentare.

Si tratterebbe di un'imposta una tantum (per il solo 2009); i 500 milioni di euro raccolti verrebbero messi a disposizione delle organizzazioni di volontariato e dei Comuni per fare fronte alle richieste crescenti di aiuto, soprattutto alimentare.

L'imposta di solidarietà sarebbe costituita dal ''contributo straordinario di 2 punti Irpef'' a carico dei ''redditi più alti, compresi quelli dei parlamentari''. Si tratta di una misura che inciderebbe in Italia su una platea di circa 150-200 mila contribuenti.

Questa proposta rientra nel novero delle misure urgenti per affrontare subito l'emergenza crisi, che vanno accompagnate da misure strutturali, come la lotta all'evasione fiscale, "da riprendere subito reintroducendo – afferma Franceschini – la tracciabilità dei pagamenti, il rifinanziamento degli interventi socio-assistenziali e del fondo per le politiche sociali, al quale solo quest'anno sono stati tolti 300 milioni di euro".

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La proposta del segretario democratico incassa il plauso del leader della Lega, Umberto Bossi: "Questo può anche andare bene in un momento di crisi, è bene che chi ha di più contribuisca". Critico, invece, il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero che la definisce "elemosina di Stato". Mentre da Forza Italia tagliano corto: "Se questa è l'impostazione, il centrosinistra può prepararsi ad almeno altri 10 anni di opposizione''.


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Pantaleo Gianfreda