Un colpo di pistola contro la porta di casa.

20 Aprile 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Nel mirino il comandante dei vigili urbani, Antonio Malerba. Un episodio simile già nel 1986: spararono con un revolver e con un fucile da caccia

Il comandante dei vigili nel mirino. Un colpo di pistola è stata esploso nella notte fra sabato e domenica contro il portoncino d’ingresso dell’abitazione del tenente Antonio Malerba. Un colpo, uno solo, che ha perforato il portone, dal lato di via Corsica, ad un’altezza di 70 centimetri. Ad accorgersi dell’accaduto è stato il padrone di casa quando, in mattinata, ha visto inaspettatamente filtrare un fascio di luce attraverso il portone.

A quel punto Malerba si è avvicinato, ha aperto l’uscio e ha notato in tutta evidenza l’inequivocabile foro d’ingresso del proiettile, probabilmente un calibro 7,65. Nella parete di casa è stata poi recuperata dagli specialisti l’ogiva deformata; il bossolo è stato rinvenuto sull’asfalto.

A dare l’allarme è stato lo stesso comandante dei vigili, che ha informato i carabinieri e l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia municipale, Pantaleo Gianfreda

A intervenire sono stati i Carabinieri della stazione di Collepasso, con i marescialli De Siato ed Orlando, e della Compagnia di Casarano, col maresciallo Meo ed il maresciallo Merico della sezione Scientifica. Il Comandante Malerba si dice naturalmente turbato per l’accaduto: «E’ stata colpita la casa dove abito con mia moglie e non l’auto, per esempio, parcheggiata fuori. Ma sia chiaro: non ho nessuna paura in quanto ritengo di essere stato sempre ligio ai doveri del mio ufficio. Oggi (ieri, ndr) sono rimasto a casa perché ero in turno di riposo, domani conto di essere sul mio posto di lavoro perché ritengo di svolgere onestamente il mio compito».

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Ma chi vuole intimidirlo? Qual è il messaggio che accompagna un così grave gesto intimidatorio? Sono gli interrogativi ai quali cercheranno di dare una risposta gli investigatori da ieri al lavoro per scoprire l’autore o gli autori del gesto.

C'è da ricordare che lo stesso Comandante fu fatto oggetto di un altro atto simile nell’estate del 1986 quando all’indirizzo della casa (ma da via Risorgimento) furono esplosi un colpo di pistola ed uno di fucile. Ora è difficile dire se ci sia un nesso fra i due episodi ma rimane il dato che qualcuno, allora come adesso, usa le armi per motivi oscuri.

Solidarietà ad Antonio Malerba è stata espressa dal sindaco Vito Perrone, e dal vice Antonio Ciccardi. Solidarietà è venuta anche dal vice segretario nazionale dell’Udeur, Antonio Buccoliero («sono certo che i Carabinieri riusciranno a fare chiarezza su un episodio tanto vile quanto preoccupante; che si tratti di un gesto intimidatorio o di una bravata poco importa quando in gioco è la serenità di un paese») e da Paolo Menozzi, capogruppo del Pdl in consiglio comunale.


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Pantaleo Gianfreda