Il giovane artista collepassese Marco Coluccia al festival “Ars Electronica” di Linz (Austria)

7 Ottobre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ancora giovani “eccellenze” collepassesi alla ribalta…

Si è svolto il mese scorso a Linz (Austria) il 39° festival internazionale di “Ars Electronica”. Un titolo-tema già sufficientemente esplicativo e significativo: “Arte Elettronica“. Non a caso vi ha partecipato un giovane “artista elettronico” collepassese, Marco Coluccia (in arte “Treale”), unico pugliese presente.

“La Gazzetta” del 10 settembre aveva già dato notizia dell’evento, specificando finalità e partecipanti in un articolo.

(cliccare sull’immagine per leggere bene)

Abbiamo chiesto a Marco di esporci brevemente la sua esperienza e le sue impressioni.

La mia esperienza in quel di Linzdice Marcoè stata quella di condividere con dei professionisti internazionali passioni e studi che coltivo da tempo.

Si tratta di musica elettronica, tecnologia, ingegneria e scienze applicate all’immagine e all’immaginazione, con scopi creativi, ricreativi, didattici, artistici e performativi, di puro edonismo, di ricerca e avanguardia, di neuroscienze e tutela ambientale, di workshop, software, multimedialità e robot.

Insomma, c’era tanta carne al fuoco in questo festival “Ars Electronica 2018”.

Marco Coluccia

Quest’anno l’evento era incentrato sul concept “ERROR”, ossia sull’Errore nell’arte e nella ricerca dell’imperfezione. C’è tanta letteratura in merito. E tante erano le installazioni – molte multimediali – e le performance sul concetto dell’imperfezione nell’arte, sull’estetica del brutto, sull’arte errata, sulla glitch, sulla distruzione dell’armonia.

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La nostra installazione “Life Instinct(ndr: cliccare), della quale curavo l’aspetto sonoro, ricercava il rapporto estetico tra robot, materiali e sound designer, tra movimento e interazione con il pubblico, in costante bilico tra bello e brutto, tra grottesco e armonia.

Festival ben organizzato in 12 location diverse sparse per tutta la Città di Linz, tra chiese, università, musei e location industriali.

Che dire, toccare con mano e vedere l’energia e le idee di chi pensa e immagina il futuro con l’arte e la tecnologia non può che farmi stare bene e riempirmi di stimoli. Mi è piaciuto molto, ci ritornerò”.

Al bravo Marco le nostre congratulazioni e gli auguri di tanti successi per la sua attività.

Ad maiora, Marco!

Pantaleo Gianfreda


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