Collepasso, le “occasioni mancate”/Premessa. 20 milioni “dimenticati” o poco utilizzati

3 Dicembre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Una “premessa”: il precedente articolo sulla “casa di appuntamenti” ha avuto ben 4.000 (quattromila) visualizzazioni. Il clamore e la curiosità, accompagnate anche da una certa “pruriginosità”, hanno indotto tantissime persone a leggere una notizia di cronaca importante, ma, se mi permettete, abbastanza marginale. Mi piacerebbe, invece, che almeno un terzo dei 4mila leggessero e riflettessero anche su “cose più serie” che riguardano il presente e il futuro della nostra comunità. Mi auguro, pertanto, che il presente articolo (e i successivi) abbiano adeguata attenzione.

Fatta la doverosa premessa, credo che sia utile ricordare, con questo ed altri articoli che si succederanno nei prossimi giorni, le tante “occasioni mancate” dal nostro Comune negli ultimi anni, relative, in particolare, alla mancata approvazione del PUG e all’importante “parco progetti” presentato dieci anni fa sui finanziamenti P.O.R. 2007-2013.

Questa “ricostruzione” potrebbe servire come pro memoria non tanto per un’Amministrazione che ha dimostrato in questi ormai otto anni di avere scarsa (o nulla) “propensione” alla progettualità e allo sviluppo di Collepasso, ma soprattutto per coloro che intendano costruire una credibile e valida alternativa.

Nel “deserto” progettuale dell’attuale Amministrazione e nella marginalità socio-economica in cui ormai versa il nostro Comune, questo lavoro intende essere uno stimolo per riaprire un dibattito e un confronto sul futuro della nostra comunità, sulla necessità di riprendere una “visione strategica” capace di utilizzare appieno le enormi risorse economiche messe a disposizione dalla Comunità Europea per la Puglia tramite i P.O.R. (Piani Operativi Regionali) 2014-2020, che rischiano ancora una volta di non essere pienamente utilizzati.

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Quando venne eletto sindaco per la prima volta nel maggio 2011, Paolo Menozzi ebbe la fortuna di ricevere in eredità una dote progettuale ragguardevole e di rilevante importanza, frutto, in particolare, del mio intenso lavoro di assessore nei settori a me delegati (Urbanistica, Sviluppo economico, Politiche sociali, ecc.).

In occasione della programmazione strategica promossa da “Area Vasta Salento 2020” (vi aderivano 66 Comuni del Sud Salento con Casarano capofila), costituita per ottenere i finanziamenti P.O.R. 2007-2013, l’Amministrazione di Collepasso aveva predisposto nel 2008 un “parco progetti” di notevole interesse per tentare di dare una svolta sociale ed economica al nostro Comune con l’obiettivo di costruire una comunità ospitale, produttiva, ecocompatibile e aperta, utilizzando la favorevole collocazione geografica di Collepasso lungo la direttrice Gallipoli-Otranto e quella con il contiguo distretto industriale di Casarano.

Lunedì 29 dicembre 2008 (dieci anni fa!), nell’assemblea dei 66 Comuni di Area Vasta, sottoscrissi a nome del Comune di Collepasso il Protocollo d’intesa del Metaplan “Salento 2020 – Piano strategico e Piano Urbano di mobilità”, in cui erano presenti ben nove progetti del nostro Comune, per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro.

Nonostante gli anni trascorsi, tali interventi vengono tuttora inseriti annualmente nei Piani delle Opere pubbliche approvati in Consiglio comunale ed è evidente, pertanto, che Menozzi e la sua maggioranza li ritengano ancora validi e attuali, sebbene facciano poco o niente per ottenere i relativi finanziamenti.

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Certo è che se quei progetti fossero stati seguiti seriamente e finanziati, avrebbero potuto già in parte cambiare il volto della nostra comunità.

In questa semplice “premessa” riporterò solo i titoli dei progetti e le relative somme finanziarie previste. Nei prossimi cercherò di illustrarli uno ad uno (insieme ad altri ulteriori progettualità), sperando che qualcuno ne faccia tesoro.

Questi gli interventi e gli investimenti richiesti nel dicembre 2008:

  1. Percorso tematico turistico lungo l’asse Otranto-Gallipoli. Importo € 350.000;
  2. Sistemazione asse Otranto-Gallipoli – tratto urbano (via Roma e via Pr. Piemonte). Importo € 1.271.144;
  3. Riqualificazione delle periferie urbane: Strade rurali ciclabili – Circuito rurale di atletica attrezzato –  Riqualificazione Bosco – Parco botanico della flora salentina – Parco della memoria. Importo € 1.640.096;
  4. Completamento della zona industriale-artigianale-commerciale con riqualificazione socio-ambientale. Importo € 2.376.483.
  5. Interventi di mitigazione della pericolosità geomorfologia nella periferia urbana. Importo € 2.608.832;
  6. Recupero funzionale e riqualificazione degli spazi del Castello baronale. Importo € 1.037.718,40;
  7. Energia da fonti rinnovabili su immobili comunali. Importo € 1.587.520;
  8. Riqualificazione urbana di Piazza Dante e del centro storico. Importo € 2.922.304;
  9. Tangenziale est sud ovest. Importo € 6.226.480;

Una progettualità, come si vede, impegnativa ed ambiziosa, sebbene non esaustiva, che aveva l’obiettivo di fare di Collepasso una città moderna, solidale e accogliente; dare impulso alle attività culturali e turistico-ricettive; rafforzare il sistema dello sviluppo economico e incrementare le possibilità occupazionali in settori moderni ed innovativi; valorizzare l’ambiente, il tempo libero, lo sport e le risorse umane locali, soprattutto quelle giovanili.

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Non è un caso – ripeto – che quei progetti siano recepiti tuttora nei Piani delle Opere Pubbliche approvati annualmente anche dall’attuale Amministrazione, che non ha mai, però, attivato gli strumenti operativi per ottenere l’approvazione di tutti (anche con i nuovi P.O.R. 2014-2020), limitandosi a “vivere di rendita” per alcuni (come lo stralcio per la realizzazione della già decadente piazza Dante, resa possibile da quella progettualità, e della tangenziale, ancora in stand by).

Prima di procedere all’esposizione dei singoli progetti, per la cui elaborazione (voglio correttamente ricordarlo) fu preziosa la collaborazione dell’allora Responsabile dell’U.T.C. arch. Montagna, che seppe trasformare in “progetti” le mie proposte e le mie direttive, nel prossimo articolo affronterò prima di tutto il tema prioritario del Piano Urbanistico Generale, la “madre di tutte le battaglie” per lo sviluppo urbanistico e socio-economico di Collepasso, scandalosamente fermo da quando si è insediato il sindaco Menozzi nel maggio 2011, sebbene fosse ormai al rush finale per essere portato all’adozione/approvazione del Consiglio comunale.

Al prossimo intervento!

Pantaleo Gianfreda


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