Il sindaco all’attacco di Perrone.

16 Gennaio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Al sindaco, Vito Perrone, non sono piaciute alcune esternazione sull’utilizzo del Castello Baronale espresse da Salvatore Perrone, ex sindaco ed ora consigliere comunale di Collepasso ed assessore provinciale alle Attività produttive, durante un comizio. Ritenendo che «si siano superati abbondantemente i limiti della correttezza istituzionale» ha scritto al presidente della Provincia, Antonio Gabellone, ma anche al prefetto ed alla Procura.

Il sindaco Perrone accusa l’assessore provinciale di aver «pressoché» affermato che l’Amministrazione comunale in carica non sarebbe stata in grado di trovare un milione di euro per completare il restauro del Castello; di aver presentato un progetto per il completamento del Castello che dovrà essere destinato a casa di cura per anziani e disabili; di aver messo da parte i soldi sotto la voce “servizi sociali”; di non far arrivare a Collepasso un euro finché ci sarà l’attuale Amministrazione e di aver pronta una società per la gestione del Castello.

Il primo cittadino chiede, quindi, al presidente della Provincia di conoscere «quale progetto abbia approvato o abbia in animo di approvare la Provincia su un immobile di proprietà del Comune di Collepasso; se l’ipotetico progetto abbia tenuto conto delle caratteristiche strutturali ed architettoniche dell’immobile; se la Provincia si stia facendo promotrice di iniziativa imprenditoriale per la   gestione dell’”ideata” casa di cura nel Castello».

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Il sindaco invita, quindi, il presidente Gabellone ad un intervento «per arginare la gravità delle dichiarazioni del suo assessore», e poi «di dare assicurazione che Collepasso non subirà discriminazioni da parte della sua Giunta a causa del colore politico dell’Amministrazione comunale».


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Pantaleo Gianfreda