Giornata mondiale dei Lebbrosi: teatro con “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo (25 gennaio, ore 19.30, Auditorium Scuola Primaria)

21 Gennaio 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In occasione della Giornata mondiale dei malati di lebbra (si celebra domenica 26 gennaio), la Commissione Missionaria della Parrocchia Natività di Maria Vergine organizza per sabato 25 gennaio, alle ore 19.30, presso l’Auditorium della Scuola Primaria (via Puccini), una rappresentazione teatrale.

“Non è vero ma ci credo” è il titolo di una commedia di Peppino De Filippo presentata e interpretata dalla Compagnia teatrale “La Busacca”, diretta da Francesco Piccolo.

La celebrazione della Giornata dei lebbrosi è stata ripristinata e voluta, dopo alcuni anni di “dimenticanza”, da don Celestino Tedesco, che è tornato alle dirette responsabilità parrocchiali della Chiesa Matrice con la nomina, dopo la scomparsa di don Oronzo Orlando, di amministratore parrocchiale  (funzione, seppur provvisoria, equiparata in tutto e per tutto a quella di parroco, in attesa della nomina del nuovo e definitivo pastore).

L’ingresso è libero con offerta da destinare alla cura dei malati di lebbra.

Raoul Follereau

La giornata mondiale dei malati di lebbra è stata istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore e giornalista francese, e viene promossa in Italia dall’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. L’associazione opera non solo per curare le persone colpite dal morbo, ma anche per la prevenzione e la riabilitazione delle persone che in seguito alla malattia presentano disabilità e per il loro reinserimento ed inclusione sociale.

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Nelle aree più povere del mondo il morbo continua a colpire molte persone. Le cause principali sono l’assenza di strutture sanitarie, la mancanza di igiene e di alimentazione adeguata. Inoltre le disabilità e lo stigma nei confronti della malattia sono ancora causa di isolamento ed emarginazione delle persone colpite.

Una significativa foto di Raoul Follereau con un malato di lebbra

Come riporta il sito dell’Aifo, “la lebbra (o morbo di Hansen) e tutte le malattie tropicali dimenticate sono curabili. Lavoriamo per curarle, per eliminare discriminazione e pregiudizio, per restituire dignità e diritti. Con i 46 progetti AIFO del 2018, 138.479 persone hanno beneficiato delle attività di controllo ed eliminazione della lebbra integrate nei servizi di sanità di base”.


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Pantaleo Gianfreda