Come eravamo “Nostalgia canaglia”

Come eravamo “Nostalgia canaglia”

10 Maggio 2012 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Foto da Rino 1972

Era sicuramente un giorno di maggio del 1972, quarant’anni fa quindi, e all’epoca la sala da barba (anche se ormai questa ognuno se la faceva a casa da solo) fungeva ancora da fenomenale luogo di aggregazione e, perché no, di socializzazione e di dibattito.

Rino, definito il parrucchiere dei giovani, ci metteva logicamente del suo ad attrarli, non solo per la fattura alla moda delle foltissime capigliature, ma anche con il notevole rifornimento di quotidiani e riviste e, dulcis in fundo, la potente stereofonia costruita da sé.
L’arrivo della teleselezione fu poi il massimo dell’accoglienza, laddove si giunse a fare i turni all’apparecchio a gettoni ed a contingentare i tempi dei dolci colloqui “cu la zzita“.
Quanto durarono quei tempi di cui non nascondiamo per niente un enorme senso di nostalgia?
Tre, quattro, forse cinque anni; come tutte le cose belle (per fortuna anche le brutte) son destinate a perdersi nel “panta rei” del tempo.
Nel 1973 Rino si trasferì nei nuovi locali, mentre i giovani di questa foto andavano perdendo la spensieratezza dei giorni più verdi (ma sarà poi vero che erano tutte rose e fiori?).
L’Università, i concorsi pubblici vinti un po’ dappertutto, lo sfrangiamento dei gruppi amicali ad opera di divergenze politico-ideologiche, posero fine alle lunghe giornate davanti alla Gazzetta dello Sport e al Forza Milan.
Perché sto scrivendo queste poche righe ad integrazione di una foto?
Perché sembra che il maestro-concertatore di quest’orchestra ultraquarantennale stia per riporre le bacchette (pardon, le forbici).
Da chi mi recherò ora, a farmi mettere le mani in testa, dopo tanti anni? Sarà proprio un bel problema, a differenza delle donne che cambiano un parrucchiere all’anno, come minimo.
 

DOVE SONO E COSA FANNO OGGI (dall’alto, a sinistra)

Isaia MALORGIO, Collepasso, impiegato comunale
Bruno TRALDI, Casarano, medico chirurgo ospedaliero
Mario PELLEGRINO, Lecce, antiquario
Giuseppe LAGNA, Collepasso, insegnante elementare in pensione
Salvatore SEDILE, Collepasso, operatore ecologico
Giovanni DE PREZZO, Collepasso, impiegato comunale
Antonio SORGE, Collepasso, macchinista FSE in pensione
Vito TEDESCO, Collepasso, titolare bar “La Palma”
Roberto BRAY, Lecce, infermiere professionale
Paolo TOMA, Milano, infermiere professionale
Massimo SINDACO, Collepasso, farmacista, titolare “Dermasin”
Piero TRALDI, Collepasso, ingegnere
Luigi SCIUGA, Collepasso, medico di base
Tonio FILIERI, Collepasso, assicuratore
Tony RESTA, Milano, parrucchiere per uomo (“l’arte te lu tata“)
Francesco RIA, Collepasso, impiegato postale in pensione
Alberto ROTELLA, Ancona, informatore scientifico
Tonio SINDACO, Galatina, impiegato in pensione
Mario SCOLLATO, Collepasso, postino in pensione (tutti viventi, crazziaddìu)

Giuseppe Lagna


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Pantaleo Gianfreda
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