Alessia Ria e il “caso assorbenti” in video-diretta su “Aficionados Colle” (sabato 3 aprile, ore 19.30)

Alessia Ria e il “caso assorbenti” in video-diretta su “Aficionados Colle” (sabato 3 aprile, ore 19.30)

3 Aprile 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Questa sera (sabato 3 aprile), alle ore 19.30, video-diretta della rubrica “Open”, condotta dal Lucio Russo sulla pagina facebook “Aficionados Colle”.

Ospite Alessia Ria, la giovane ragazza collepassese protagonista del “caso assorbenti”. Si può seguire la diretta sulle pagine facebook “Aficionados Colle” e “InfoCollepasso”, sul canale Youtube e sui profili fb di Antonio Lucio Russobis e Alessia Ria.

Alcune brevi considerazioni.

Quando, in quel lontano 1° dicembre 1955, Rosa Parks, tornando stanca dal lavoro, salì su un bus di Montgomery (Alabama, USA) e si rifiutò di cedere il posto ad un bianco, cambiò per sempre la storia dei diritti civili.

Rosa conosceva bene le regole: i neri (come lei) si sedevano dietro, i bianchi davanti, mentre i posti centrali erano misti e si potevano usare solo se tutti gli altri erano occupati, ma la precedenza spettava sempre ai bianchi.

Per quel “no” Rosa Parks fu arrestata e portata in carcere per condotta impropria e per non aver rispettato il divieto che obbligava i neri a cedere il proprio posto ai bianchi nei settori cosiddetti comuni.

Rosa Parks dopo l’arresto

Nella “civilissima” America succedeva anche questo (e peggio) in quegli anni, ma quel “piccolo” gesto contribuì a cambiare la storia. Milioni di neri avevano sempre rispettato le regole e ceduto il posto ai bianchi. Rosa Parks, in un momento di grande stanchezza, non lo fece… si ribellò, violò la legge e fu arrestata, ma cambiò il corso della storia.

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Riporto questo episodio per far capire che spesso sono i “piccoli” gesti “controcorrente” a cambiare le cose.

Alessia Ria, protagonista del “caso assorbenti”, non è certamente Rosa Parks, ma, pur senza enfatizzazioni o “santificazioni”, anche lei, nel suo piccolo e con il coraggio da “piccola donna” cosciente dei suoi diritti, ha contribuito con la sua denuncia a far cambiare in poche ore dalla Regione (e, per fortuna, senza ricorrere ad interventi repressivi) una norma stupida e vessatoria nei confronti delle donne. E di questo bisogna darle atto e lodare il suo coraggio (o, se preferite, la sua “incoscienza” di giovane donna). Il resto sono solo “dettagli”, comprese certe polemiche.

Non dimentichiamo mai che nelle grandi e piccole cose la storia ha “cambiato corso” grazie, spesso, a gesti controcorrente di tante (spesso sconosciute) persone, grazie ad esigue minoranze, a ribelli, persone illuminate o meno, visionari e folli, grandi e piccoli uomini e donne che, in un particolare momento della propria vita e in una particolare contingenza storica, hanno fatto emergere, talora consapevolmente talaltra inconsapevolmente, che quella data “regola” non aveva senso.

Solo un bimbo, nella nota favola, ebbe il coraggio di gridare “Il re è nudo”, mentre la folla osannante applaudiva il monarca “turlupinato” da due individui che gli avevano fatto credere di avergli confezionato un vestito “invisibile” con una stoffa magica.

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Personalmente, guardo e apprezzo il piccolo e importante “gesto” di Alessia Ria e, naturalmente, pur non conoscendola direttamente, ho maturato grande e naturale stima per questa ragazza “controcorrente”… “seme” (mi auguro) per una Collepasso più aperta e moderna.


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Pantaleo Gianfreda