Sventata “truffa dello specchietto” ai danni di un anziano carabiniere di Collepasso

Sventata “truffa dello specchietto” ai danni di un anziano carabiniere di Collepasso

6 Aprile 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il “Maresciallo” Luigi Verardi

Il metodo è uno dei soliti, la “truffa dello specchietto”, uno dei raggiri più diffusi cui sono esposti gli automobilisti, in particolare anziani. Non sempre, però, ai malviventi “va bene” e, talora, sono costretti a “filarsela a gambe levate”.

Va raccontato (anche per spingere tutti ad “aprire gli occhi”) quanto capitato giorni fa ad un anziano carabiniere in pensione, ben noto e stimato da tutti, il maresciallo Luigi Verardi.

Mentre si recava in casa di un amico con la propria auto e transitava per via G. Pascoli, il Maresciallo avverte come una “bottarella” sulla sua auto. Non se ne spiega la causa e prosegue tranquillo la sua marcia, anche perché nessun ostacolo aveva intravisto sul suo cammino. Un giovane residente assiste, però, casualmente dal primo piano della sua abitazione ad una strana scena. “Coglie l’attimo” in cui uno sconosciuto dà una “scudisciata” sulla macchina con una cinghia nera. La cosa lo sorprende, annota il numero di targa e scende in strada.

Il Maresciallo con la divisa dell’Associazione Arma Carabinieri

Mentre il mar.llo Verardi prosegue per il suo cammino, in via V. Alfieri un’auto lo sorpassa. Il conducente si ferma improvvisamente all’incrocio con via Avv. Longo, gli fa segno e lo costringe a fermarsi. Dopo i saluti di rito, fa presente all’anziano conducente di aver toccato e danneggiato lo specchietto retrovisore della sua auto, che, in effetti, si presenta in condizioni deteriorate. Il Maresciallo si scusa, afferma di non essersi accorto di nulla e si dichiara disponibile a fare la denuncia per l’assicurazione. Lo sconosciuto sostiene che non è il caso, data l’esiguità del danno, e che si può chiudere l’incidente con una transazione di 300 euro.

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Il “fiuto” del vecchio Comandante di Stazione comincia ad “aver sentore” di qualcosa di anomalo – tra l’altro, lo sconosciuto sollecita il pagamento in contanti -, e cerca di prendere tempo, nella speranza che nel frattempo transiti qualcuno da quel luogo poco frequentato. Sopraggiunge provvidenziale con la sua auto, infatti, il giovane che in via Pascoli aveva assistito alla sceneggiata e… “tutto a posto, Maresciallo?”, dice.

A questo punto lo sconosciuto, sentendo il giovane chiamare “Maresciallo” la sua potenziale vittima, rientra nella sua auto e “se la svigna a tutto gas”. Il giovane lo insegue per le vie del paese, ma il malvivente, veloce come un fulmine, riesce a far perdere le proprie tracce sulla strada per Parabita.

… e così, grazie al giovane e coraggioso giovane, il malvivente “se la filò a gambe levate” e, come si dice in questi casi, rimase “con le pive nel sacco”!

Naturalmente, la storia non finisce qui perché il Maresciallo Verardi, dotato di alto senso civico, nel rispetto della legge e onorando la vecchia divisa da carabiniere, si è recato subito alla Caserma dei Carabinieri ed ha presentato denuncia contro ignoti (al momento) per tentata truffa, “arricchendo” il suo esposto con la testimonianza del giovane e il numero di targa dell’auto del malvivente, che, probabilmente, non si farà più vedere a Collepasso.

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Le indagini dei Carabinieri sono già in corso per tentare di risalire ed individuare il furfante.

Un encomio va certamente al giovane che con prontezza e coraggio ha permesso di sventare un altro tentativo di truffa ai danni di persone anziane… certo, lo stupido lestofante non poteva immaginare di trovarsi proprio di fronte un “anziano speciale”… uno stimato, onorato e coraggioso Maresciallo dei Carabinieri, seppur in pensione!

“Tutto è bene quel che finisce bene”, almeno per i “Nostri”… perché, per quanto riguarda il truffatore, speriamo che “non finisca bene” e venga presto individuato!

Pantaleo Gianfreda


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