100+1: auguri, Otilia! Una riflessione della figlia Rosalba

100+1: auguri, Otilia! Una riflessione della figlia Rosalba

9 Maggio 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Otilia Malerba, 101 anni

Il 21 marzo ha compiuto 102 anni Maria Guarini… oggi, 9 maggio, dopo aver superato lo scorso anno la boa dei 100 (cliccare su articolo), Otilia Malerba compie 101 anni.

Auguri, Otilia!

Le due ultracentenarie, sempre in buona salute (…crazie a Diu!), compatibilmente con l’età, si contendono la palma di “nonnine di Collepasso” e ad entrambe auguriamo lunga vita.

La figlia Rosalba Malerba, assistente sociale a Genova ed in questi giorni a Collepasso a festeggiare il compleanno della mamma, ha voluto scrivere nell’occasione una sua riflessione, inviata tre giorni fa, che riporto.

Auguri di nuovo, Otilia! (p.g.)

Sta per arrivare il 9 maggio e mia madre, in questo anno, supererà il traguardo dei 101 anni in buone condizioni di salute mentale e fisica grazie ad una assistenza domiciliare assidua, costante e premurosa di due assistenti, del medico curante, la mia vicinanza se non fisica almeno telefonica e la visita dei nipoti.

Dopo la perdita del suo amatissimo Ernesto le è toccato fare i conti con il dolore più inconsolabile e contro natura che una madre può sopportare come è la perdita di un figlio e lei aveva ancora nel cuore ancora la ferita per aver dovuto salutare la prima figlia che a soli 8 mesi ha terminato la sua avventura terrestre.

Una foto di Otilia con il marito Ernesto e i figli Rosalba e Roberto in occasione dei 50 anni di matrimonio (2002)

Nelle assolate giornate estive si infilava il tabacco al fresco del grande portone e lei ci raccontava della sua infanzia felice trascorsa con gli zii a Scorrano e le sue vacanze nel mare di Otranto e dintorni.

LEGGI ANCHE  Incontro A.C. “Maestro, dove abiti?”

Della bella famiglia in questi ultimi anni siamo rimaste noi due sole a vivere a una distanza di oltre mille e cento chilometri e che il tempo galantuomo ha contribuito ad annullare la distanza psicologica che le vicende della vita avevano creato.

Non è stato per niente facile, a lei è servita tutta la sua devozione cattolica e la grande fede a fortificarla, io ho fatto tesoro degli insegnamenti di mio padre, di  parenti, vicini e conoscenti, del “Gruppo” di Don Celestino e soprattutto dei libri e dello studio che mi hanno temprato l’animo.

In questi ultimi 17 mesi ho messo in atto tutta la mia esperienza professionale di Assistente Sociale per garantire a mia madre una buona qualità della vita da vivere ancora nella casa in cui l’aveva portata il suo Ernesto e la nomina di un Amministratore di Sostegno per accompagnarla nello svolgimento di tutte quelle mansioni che lei non poteva più compiere da sola era la soluzione che mi avrebbe aiutata a raggiungere l’obiettivo.

Il Giudice Tutelare del Tribunale di Lecce, dopo una attenta valutazione ha nominato me. Di solito  essendo un servizio che per legge non prevede un rimborso economico si tende a nominare un familiare che è poi tenuto a dare conto al Giudice di ogni azione compiuta nell’interesse del tutelato.

LEGGI ANCHE  Mercoledì 5, Campo sportivo, “Ricordando Antonio…”, in memoria di Antonio Giaffreda

La mancanza di una assistenza socio sanitaria territoriale lascia il carico della cura e tutto quello che ne consegue alla famiglia che a volte per varie motivazioni come lutti, malattie, disagi economici e/o culturali non sono in grado di superare le difficoltà e questo si ripercuote su tutta la collettività, soprattutto in una comunità relativamente piccola come è il Comune di Collepasso.

È proprio in queste occasioni che i cittadini hanno bisogno di essere aiutati e supportati nella risoluzione dei problemi e quale modo migliore se non rivolgendosi al servizio sociale comunale dove un’assistente sociale professionalmente preparata e attenta li potrà accompagnare nel percorso?

L’assistente sociale è una figura professionale relativamente “giovane” che solo da qualche decennio ha un Albo professionale e un corso universitario in tutte le Regioni. Non tutti i Comuni hanno l’organizzazione di un vero servizio sociale con l’apporto di più figure professionali (educatori, psicologi, oss,…) che insieme possano effettuare corrette valutazioni e spesso l’assistente sociale è da sola a dover prendere decisioni che condizionano la vita di intere famiglie e si riflettono sulla collettività.

Il Comune di Collepasso da decenni non riesce a emanare un bando di concorso per l’assunzione di assistenti sociali a tempo pieno, lasciando l’unica assistente sociale a tempo determinato e ridotto a sole 18 ore settimanali a occuparsi dei problemi dei cinque mila e rotti abitanti.

LEGGI ANCHE  La salentina Teresa Bellanova nuovo ministro dell’Agricoltura

I buoni servizi migliorano la qualità della vita delle persone che possono mettere in campo le proprie risorse per attivare processi di cittadinanza attiva, al contrario quando i politici guardano più attentamente al consenso che non alle politiche sociali, i cittadini sono accecati da offerte effimere ed aleatorie che non fanno altro che impedire partecipazione e libertà, come sta succedendo da anni nel comune di Genova che ha denaturato e poi annullato molti servizi sociali che erano all’avanguardia (non solo nazionale) e non vorrei mai che Collepasso dovesse emulare le cattive politiche di destra e di sinistra.

Rosalba Malerba


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda