Nicola Gratteri presenta il libro “Fuori dai confini” a Cutrofiano (21 agosto), Nardò (22 agosto) e Taviano (24 agosto)

Nicola Gratteri presenta il libro “Fuori dai confini” a Cutrofiano (21 agosto), Nardò (22 agosto) e Taviano (24 agosto)

20 Agosto 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il Procuratore Gratteri ad Acaya il 18 agosto con il direttore del “N. Quotidiano di Puglia” Tornesello

Continua il tour salentino di Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro e uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta, per presentare il libro “Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo” scritto con Antonio Nicaso.

Due gli appuntamenti previsti nell’ambito del “Salento Book Festival”, l’importante rassegna culturale dell’estate salentina organizzata da Gianpiero Pisanello: lunedì 21 agosto a Cutrofiano, alle ore 21.30, in piazza Municipio, il coraggioso Magistrato sarà intervistato da Marco Cataldo; il giorno successivo, martedì 22 agosto, alle ore 21.30, Gratteri sarà a Nardò, in piazza C. Battisti, intervistato da Antonio Gnoni.

Un altro appuntamento è previsto poi a Taviano il 24 agosto, alle ore 21.00, in piazza San Martino, dove il Comune ha organizzato l’incontro con Gratteri, che dialogherà con Roberto Tanisi, Presidente del Tribunale di Lecce.

Nella straordinaria serata di venerdì 18 agosto, Gratteri ha presentato il libro ad Acaya, suggestivo borgo fortificato rinascimentale giunto integro sino ai nostri giorni e uno dei più belli d’Italia, a pochi chilometri da Lecce. Nella grande piazza antistante il noto Castello cinquecentesco della piccola e prestigiosa frazione di Vernole tantissimi, forse mille e più, i cittadini (compreso il vostro cronista) accorsi ad ascoltare il coraggioso e stimato Magistrato.

La straordinaria partecipazione popolare il 18 agosto ad Acaya

Appuntamenti da non perdere e un libro, “Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo”, da acquistare, scritto a quattro mani da Nicola Gratteri con Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali e uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo, di cui di seguito riporto una recensione.

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Gratteri e Nicaso tornano con un libro dedicato alla più potente organizzazione criminale italiana indagandone le diramazioni nei diversi continenti. Per la ’ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business. Il conflitto in Ucraina, per esempio, è una tavola imbandita dove non manca nulla: armi, edilizia, traffico di esseri umani, mercato nero e fondi europei. Una ghiotta opportunità che segue la lunga stagione del Covid-19, durante la quale la mafia calabrese si è prodigata in azioni filantropiche a sostegno di famiglie e imprese in difficoltà, innescando un meccanismo di dipendenza da sfruttare a tempo debito. Pur conservando la propria base in Calabria, la ʼndrangheta ha ormai ben poco della mafia rurale d’un tempo: è sempre più globale, più connessa, più ramificata. È attiva in gran parte delle regioni del Nord Italia e dei paesi europei, Germania in testa, poi in Africa, in America, in Australia, e guarda con interesse all’Asia. Il suo sguardo presbite non ha confini. In questo nuovo libro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ci svelano i territori in cui la presenza della ʼndrangheta è più forte, mostrandoci come essa si premuri di rimanere al passo coi tempi. Certo, il traffico di droga e di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti restano attività irrinunciabili, ma contano sempre più lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d’azzardo online illegale, con il frequente ricorso alle risorse telematiche, alla crittografia, alle criptovalute, ai traffici sul dark web. Senza dimenticare il riciclaggio, perché la modernità della ʼndrangheta emerge soprattutto qui, nella capacità di infiltrarsi all’interno del mondo politico-istituzionale e nello sfruttare l’area grigia dei soggetti compiacenti appartenenti al mondo della finanza e dell’imprenditoria.

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Anche le mafie, come i virus, mutano in continuazione per adattarsi ai cambiamenti dell’organismo sociale che le ospita. La nuova parola d’ordine della ’ndrangheta è “centellinare la violenza e normalizzare la propria Condotta”, per non lasciarsi scappare nessuna occasione. In qualunque paese del mondo si trovi.


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Pantaleo Gianfreda