Un “Gigante buono”, Brigadiere dei Carabinieri della Stazione di Collepasso, salva la vita ad un neonato

Un “Gigante buono”, Brigadiere dei Carabinieri della Stazione di Collepasso, salva la vita ad un neonato

2 Gennaio 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il Brig. Ivano Garzia, il “Gigante buono” che ha salvato la vita ad un neonato

A quanto pare, la notizia circola già da un paio d’ore sui social, ma solo ora ne vengo a conoscenza, imbattendomi casualmente in un commento, che mi è molto piaciuto, del sindaco di Parabita sul suo profilo facebook, condiviso con quello del sindaco di Collepasso, che già aveva dato la notizia.

“Quando questo neonato diventerà grandicello – scrive il sindaco di Parabita Stefano Prete – e leggendo le favole sentirà parlare del “Gigante buono”, saprà che il suo nome è Ivano Garzia ed è un brigadiere dei Carabinieri della Stazione di Collepasso. È quel “Gigante buono” che questa mattina gli ha salvato la vita. La sua vita di neonato che stava per soffocare e che, grazie alle manovre di disostruzione da lui praticate, è ritornato fortunatamente a respirare. Al nostro Ivano un infinito grazie, nella certezza che l’unico modo per onorare autenticamente la propria esistenza è quello di salvare la vita ad un bambino. Siamo orgogliosi di te!”.

Incuriosito, chiamo il “Gigante buono” per farmi raccontare i fatti.

Ivano Garzia, che ha proprio la stazza e il viso del “Gigante buono”, è di Parabita e da alcuni anni presta servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Collepasso.

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Il Brigadiere, modesto come sempre, si schermisce un po’, sebbene sia stato già contattato da stampa e televisioni di tutto il Salento (… ma la bella e “lieta novella” non tarderà a diffondersi su tutto il territorio nazionale, come è giusto che sia, dato anche il periodo natalizio), e con semplicità racconta i fatti.

Si trovava con l’auto di servizio su via Roma, quando notava una certa confusione vicino la farmacia Sindaco. Si fermava e vedeva un disperato genitore sui quarant’anni, di origine marocchina e residente a Collepasso (la moglie è del luogo), che si dirigeva verso la farmacia portando un bambino in braccio che ansimava e sembrava soffocare. In farmacia nessuno, però, sapeva cosa fare. Preso il coraggio a due mani e visto che il bambino perdeva le forze, il “Gigante buono” cominciava subito ad attivare le previste “manovre di disostruzione” con ripetuti colpi dietro la schiena. Dopo un po’ il bambino riprendeva a respirare correttamente e, con un improvviso pianto dirotto e quasi liberatorio, dava a tutti i presenti un segno chiaro della sua “ritrovata infanzia”.

Interveniva poi un’automedica del 118 che prestava le cure del caso al neonato (e al felice e grato genitore).

Grazie all’intuito e al pronto intervento del Brig. Garzia, un bambino oggi è salvo!

Una bellissima “favola” natalizia, ancor più bella ed emozionante se si pensa che dall’altro lato del Mediterraneo, nella Striscia di Gaza, tanti innocenti bambini muoiono ogni giorno da tre mesi sotto le pallottole, i bombardamenti e una guerra odiosa.

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Bravissimo e congratulazioni, Brig. Garzia, “Gigante buono”!

… tutti/e noi siamo orgogliosi/e di te!

Pantaleo Gianfreda

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