Due donne e gli “ossimori” della politica

Due donne e gli “ossimori” della politica

13 Giugno 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Laura e Gabriella

Laura e Gabriella sono due donne impegnate in politica su opposti schieramenti. La prima nel Partito Democratico, la seconda nella Lega. La prima attualmente sindaco di un monocolore Pd che nelle recenti elezioni ha raccolto un quarto del consenso popolare. La seconda già assessore comunale di centrodestra, schieramento che ha raccolto nelle recenti elezioni la maggioranza del consenso popolare.

Le due sono state protagoniste di un recente “confronto” social, che invito a leggere, su cui vale la pena esprimere alcune riflessioni. Le due rappresentano, infatti, due “ossimori” politici.

L’ossimoro, secondo la Treccani, è una “figura retorica consistente nell’accostare nella medesima locuzione parole che esprimono concetti contrarî” (ad esempio, espressioni quali “lucida pazzia”, “silenzio eloquente”, “ghiaccio bollente”).

Definire una persona “democratica intollerante” rappresenta chiaramente un ossimoro. Così come lo è definire un’altra “leghista tollerante”. Se una persona è veramente democratica, non può essere intollerante, ma rispettosa e dialogante. Così come il cliché di leghista, trasmessoci da personaggi come Salvini, è anni luce lontano dal concetto di tolleranza.

Eppure le due donne sono state capaci di smentire e capovolgere ogni cliché, “scambiarsi” i ruoli e diventare simbolo di un curioso “ossimoro” della politica, almeno locale.

Gabriella, nonostante sia leghista e seguace del “barbaro” e odioso Salvini, è persona notoriamente educata, gentile, tollerante… appunto, ossimoricamente, una “leghista tollerante”! Nel passato ho spesso criticato anche duramente il suo ruolo di amministratore, ma questo non ci ha impedito né ci impedisce di essere amici e di rispettarci. Laura, nonostante sia democratica (o, almeno, militante del Partito Democratico), è notoriamente una “democratica intollerante”, che per arroganza, intolleranza e “panzanate” sembra spesso la versione femminile di Salvini, lontana anni luce dallo “stereotipo” democratico, per cui una “democratica intollerante”!

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La “salviniana Pd” è ormai arcinota urbi et orbi per la sua arroganza e le sue violenze verbali e gli stessi dirigenti extramoenia del Pd pare comincino a capire di che “pastella” ella sia fatta. Denuncio da mesi l’involuzione politica e verbale del soggetto, di cui, mutuando una locuzione da lei usata contro Gabriella, “onestamente mi vergogno” di averla come sindaco (e con me la stragrande maggioranza dei cittadini/e).

Non mi dilungo più di tanto sui suoi recenti scritti postelettorali, sconclusionati e contraddittori, ma alcune doverose annotazioni sono necessarie.

In merito alla sconfitta elettorale del M5S scrive che “il tempo della propaganda populista e arrogante sia  arrivata ormai al capolinea”… ma di grazia, “salvinia” Laura, la Schlein, persona indubbiamente perbene e certamente democratica, perché insegue ad ogni costo l’alleanza con “populisti e arroganti… ormai al capolinea”?!? O forse, “voce dal sen fuggita”, è il tuo irreversibile “capolinea” che temi?!? E come mai ti sei affrettata a dare (sinceramente o strumentalmente) solidarietà all’on. Donno, aggredito nell’aula del Parlamento da un nugolo di fascisti e leghisti, ma anche lui “populista ed arrogante”, essendo deputato M5S?!? E come mai ti “indigna… quanto accaduto” nell’Aula parlamentare e non ti “indigna” quanto tu stessa hai provocato nell’ultimo Consiglio comunale con le tue stridule violenze verbali che hanno istigato un “poveraccio” a gridare parole di insulto verso un consigliere di opposizione e offese sessiste verso una consigliera, anche lei di opposizione?!? Non una parola di condanna da parte tua e della tua corte. Silenzio assoluto su questo e su un precedente episodio, allorché un altro sostenitore Pd aggredì fisicamente un avversario politico.

Le tue “violente, volgari e vergognose aggressioni”, come tu definisci quelle altrui, contro le opposizioni nei Consigli comunali non sono comportamenti democratici, ma fascisti e leghisti!

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Come mai ti indigni (giustamente), come io mi indigno, per i “masnadieri” di destra e non ti indigni (ingiustamente), come io mi indigno, per i “masnadieri” di sinistra che allevi nel tuo seno?!?

Da rappresentante delle istituzioni che ci tiene al proprio territorio e anche da semplice cittadina che ci tiene ai modi corretti e non violenti di fare politica, quanto accaduto ieri debba essere stigmatizzato e condannato”, scrivi per la violenza di alcuni parlamentari di destra. Bene. E come mai le stesse parole non le esprimi per condannare i gravi fatti accaduti nel corso del Consiglio del 21 maggio e per il tuo stesso modo arrogante e violento di fare politica, che ignora la parola “correttezza”?!?

Ecco perché non sei credibile. Le tue sono “parole al vento”, strumentali e funzionali solo ad alimentare quel clima di scontro, odio e violenza da te creato nel paese, che è l’unica arma per permetterti di “galleggiare” ancora politicamente e tenere desta e attiva la “falange” che ti attornia e, soprattutto, certi “esaltati” non diversi da fascisti e leghisti violenti.

La supponenza di qualche politico non è solo uno sgarbo istituzionale, è maleducazione allo stato puro”, scrive un ignavo e lontano supporter… il poveretto, forse non volendo, ha dipinto bene la sua “amata”!

Infine, la frase clou di Laura a Gabriella: “Onestamente mi vergogno per chi rappresenta la Lega anche nel nostro paese e senza pudore ha chiesto i voti anche nelle ultime elezioni europee”. Tralascio ogni ovvia considerazione. L’espressione denota bene la “democratica intollerante” che non ha rispetto verso gli avversari politici. Un’ultima considerazione, però, è d’obbligo.

Laura Manta, sindaco Pd di Collepasso, prova “vergogna” anche per il collega sindaco Pd di Gallipoli, nonché presidente della Provincia, Stefano Minerva, che nella sua Giunta comunale ha un assessore leghista (e altri di destra)?!? Ha avuto mai il coraggio di manifestare all’autorevole amico e sodale di partito qualche “vergogna” per la scelta di un assessore leghista nella sua Giunta?!?

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Sin dal suo secondo insediamento come sindaco, nell’ottobre 2021, Minerva nominò assessore il leghista Toti Di Mattina, che, eletto deputato con le liste della Lega Nord nelle elezioni del settembre 2022, ha ceduto il posto di assessore ad un altro leghista, Giancarlo Padovano, il più suffragato nelle elezioni amministrative.

A Gallipoli, per chi non lo sa, esiste da tempo un’alleanza organica e strutturale Pd-Lega (ed altri movimenti e liste di destra e di sinistra) nell’Amministrazione guidata da un sindaco Pd… come mai Laura Manta, che è anche membro della Direzione nazionale Pd “per merito e intercessione” del suo vero sponsor politico Salvatore Perrone, non ha mai espresso “vergogna” per una situazione politica ben più grave della semplice richiesta di voti e continua “senza pudore” a far finta di niente?!?

Dissento dalle posizioni politiche della gentile Gabriella, come dissento, seppur io sia notoriamente di sinistra, dalle posizioni dell’astiosa Laura. Al di là delle diverse posizioni politiche che ognuno ha il diritto di esprimere, confesso, però, che se dovessi scegliere di andare a cena tra una “democratica intollerante” e astiosa e una “leghista tollerante” ed educata non avrei alcun dubbio nella scelta… mille volte meglio Gabriella, alla quale, pur nel dissenso politico per le scelte nazionali, va il mio rispetto e umana solidarietà!

Pantaleo Gianfreda


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