Il gran cuore di Collepasso nella “Sagra te li Sapori Saracini”. Una “due giorni” di sapori, musica ed emozioni

Il gran cuore di Collepasso nella “Sagra te li Sapori Saracini”. Una “due giorni” di sapori, musica ed emozioni

16 Luglio 2024 Off Di Fabio Verardi
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Una marea di persone al concerto degli “Alla Bua”

Domenica 14 luglio, ore 20.30, di ritorno da un breve viaggio, mi affaccio in zona Palazzo Baronale per visitare la “nostra sagra” e ciò che mi appare davanti è una scena a dir poco mozzafiato…

Luci, colori, musica, odori, persone che si incontrano grazie ad altre che si donano, chimiche particolari, un gradevole mix di situazioni insomma: sono queste le primissime sensazioni d’impatto avvertite nel varcare le colonne del nostro “castello”.

Nella foto e in quelle successive: immagini della Sagra

A dispetto della fatica e del gran caldo, ritrovo amichevoli e sorridenti i volti dei tanti Volontari a supporto dell’organizzazione, le Sagrine e i Sagrini (così tengono particolarmente ad essere chiamati e così faremo) opportunamente dislocati nei vari stand per la preparazione e distribuzione di cibo e bevande. Sono loro la vera anima di questo evento, una componente significativa della nostra comunità al Servizio della comunità e dei tanti ospiti accorsi in massa in questa bella “due giorni” in cui Collepasso ha avuto modo di farsi ulteriormente conoscere e apprezzare. Tra questi, una menzione particolare ai preposti alla bonifica e decoro del sito, ragazzi dai 15 ai 17 anni che hanno garantito il mantenimento dei luoghi in condizioni di dignità per tutta la durata dell’evento: ben fatto, ragazzi!

Questo è ciò che si vede, ciò che appare evidente nella “due giorni”, ma sia prima che dopo l’evento, per diversi giorni quindi, decine di Volontari si dedicano alla predisposizione della sagra, prima, e al ripristino dei luoghi, poi, spesso in condizioni ambientali non proprio favorevoli (leggasi caldo afoso, quasi asfissiante di questi giorni). Preme particolarmente segnalare l’originale idea avuta nel realizzare le bandierine decorative con tessuti riciclati e la predisposizione di un’area “simil privé” sotto alcuni gazebo, corredata con sedute e tavoli realizzati con balle di paglia e pedane in legno.

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Laddove fosse ancora necessario farlo, e non dovrebbe più esserlo, si evidenzia l’immediata risultanza che spesso sono proprio gli amorevoli slanci in gratuità di tanti nostri concittadini a determinare la parte migliore della nostra Collepasso che, lo dice la nostra pur breve storia, ha nel proprio “DNA” il dono di se stessi al prossimo.

A monte di tutto ciò l’impeccabile regia della locale Sezione A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia), presieduta dal Luogotenente C.S. in congedo Raffaele Paglialonga, che per il secondo anno consecutivo ha organizzato la sagra con il patrocinio del Comune di Collepasso, donando a noi tutti il beneficio di due belle serate.

E vediamo ora nel dettaglio come si sono svolte queste due serate.

Sabato 13 luglio si è avuta la sempre seguitissima e apprezzata esibizione degli “Alla Bua” che possiamo oramai definire “di casa”, anche per la presenza nel gruppo dell’amico e nostro concittadino Fiore Maggiulli. Non so se in passato sia capitato anche a voi, ma gustare pezzetti di carne di cavallo, accompagnati da una fresca birra, al ritmo trascinante e coinvolgente della nostra pizzica, nella splendida cornice ora del Palazzo Baronale, prima ancora nel Parco Bosco, è una situazione che ritorna nostalgicamente alla mente in alcune fredde e tristi giornate invernali, quando si è quasi costretti a rintanarsi in casa (a proposito di birra: beviamo “il giusto”!).

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Domenica 14 luglio è stata caratterizzata dalla performance di “Balla Italia”, un’esplosione di musica italiana che ha fatto muovere le gambe anche ai tavoli. Entusiasti e divertiti i tanti, soprattutto giovani, che hanno ballato al ritmo dei coinvolgenti brani proposti dal gruppo.

In entrambe le serate era presente anche lo stand dell’A.I.C. Puglia (Associazione Italiana Celiachia); un’attenzione particolarmente gradita soprattutto da chi talvolta, spesso, è costretto a rinunciare a sagre e situazioni simili a causa dell’indisponibilità di tali, appunto, “attenzioni”.

Ad orientare, informare ed intrattenere i tanti ospiti presenti ci ha pensato il Prof. Giovanni Filieri, che ha saputo anche dare voce ad alcuni di essi, rendendoli quindi protagonisti e facendo così emergere sensazioni e commenti. A proposito di Giovanni, riconduce proprio a lui, e quindi alla nostra Pro Loco, poiché anche all’epoca ne era presidente, la prima realizzazione di una sagra a Collepasso; sarà stato il 1998 o ’99 (non ricordo precisamente quando), ma fu organizzata, comunque, in quel periodo “La sagra te la sardizza e te le ulíe cazzate”, prima presenza nel paese di una vera e propria sagra intesa nella concezione attuale del termine.

Bene, sicuro di interpretare il comune sentimento dell’organizzazione, l’A.N.F.I. di Collepasso, un enorme e infinito ringraziamento va rivolto ad ognuna delle Sagrine e dei Sagrini che hanno contribuito fattivamente ad allestire gli stand, al funzionamento delle casse, alla preparazione e distribuzione del cibo e delle bevande, al coordinamento, alla sicurezza, al primo soccorso sanitario, alla bonifica e decoro dei luoghi, alla ripresa di foto e video, alla gestione dei social e per ogni utilità in qualsiasi modo assicurata.

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Grazie di cuore per ciò che di buono avete donato alla nostra comunità e quindi per la bella testimonianza assicurata in termini di Volontariato.

Grazie al Comune di Collepasso per la concessione del patrocinio, per la disponibilità dei luoghi e per il sostegno assicurato durante tutte le fasi di preparazione ed esecuzione dell’evento.

Grazie a quanti, organi istituzionali e associativi, hanno contribuito per lo svolgimento in sicurezza della sagra.

Ancora grazie agli sponsor che hanno contribuito a rendere maggiormente sostenibile lo sforzo organizzativo.

Ed infine, ma, come suol dirsi, non da ultimo, un sentito grazie a Pantaleo Gianfreda per l’incondizionata disponibilità offerta nell’ospitare qui, nel suo seguitissimo blog, il racconto di questi due gradevoli ed entusiasmanti giorni di festa.

Evviva la tante persone buone di Collepasso, evviva il Volontariato!

Fabio Verardi


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