L’emblematica “telenovela” amministrativa del nuovo canestro “ballerino” nel Parco Bosco
30 Luglio 2024Il mare, come da anni mi consiglia il medico, e la campagna, come da sempre mi consiglia il Maestro (oltre i doveri-piaceri della famiglia, i tanti impegni quotidiani e il caldo), mi impediscono in questa torrida estate di essere puntuale nell’informazione. Anche sui tanti “culacchi” della premiata ditta “Manta&C.”, protagonista quasi ogni giorno di non “liete novelle” che meriterebbero di essere attenzionate.
Vengo ormai quasi quotidianamente “bombardato” da informazioni, segnalazioni, messaggi, screenshot, foto, telefonate, ecc. di cittadini/e che individuano in infoCollepasso.it lo “sfogatoio” giusto per riversare delusioni e indignazioni nei confronti di amministratori un po’ “così” e sempre più “apprendisti stregoni” inetti, confusi e irritanti, cui è chiaramente sfuggito il controllo della situazione.
Come mai questa “informazione” (o “rivolta”?!?) dal basso si è accentuata in questo ultimo periodo? … mi sono chiesto.
Forse è la naturale reazione – o una forma di “legge del contrappasso” – alle narrazioni “tutto rose e fiori” che “pennella” un paesino felice e “orgoglioso” (!) di avere siffatta “donna venuta dal cielo a miracol mostrare” da parte della reporter che alberga al primo piano del Palazzo municipale. Costei, invece di fare il suo dovere di sindaco, inonda i social di “storielle”, declamazioni e “fioretti” quotidiani nel disperato tentativo di contrastare la sempre più avversa corrente dell’opinione pubblica, che da tempo ha capito “di che pasta” siano fatti questi amministratori che hanno perso ogni contatto con la realtà e vivono in un’altra dimensione, quella virtuale ed onirica della loro mente un po’ “così”.
Prendete, per esempio, questa ridicola ed emblematica storia del nuovo canestro da basket montato nel Parco Bosco, diventata una vera e propria telenovela e una delle più diffuse e narrate “leggende metropolitane” nelle chat whtsapp o nel chiacchiericcio (e nell’indignazione) di tanti giovani (alcuni oggi non più tanto giovani) appassionati della pallacanestro, la cui tradizione sportiva si è diffusa nella comunità giovanile da oltre un ventennio, grazie alla passione e all’impegno volontario del buon Gino Mastria. Non mi soffermo sui dettagli, seppur meriterebbero di essere raccontati soprattutto per “misurare” e “pesare” i “puffi” amministratori che ci governano, cominciando dalla “Capa” (o “Kapò”?!?) e dai fedeli “sottocapetti”.
Succede che mesi fa i numerosi “cestisti” di casa nostra si dichiarino disponibili ad acquistare con fondi propri un nuovo canestro da basket da installare nel Parco Bosco, in sostituzione del vecchio, ormai malconcio e non regolamentare. Ricevuti dalla “Capa”, questa assicura che avrebbe provveduto l’Amministrazione al suo acquisto. Non c’è tra gli assessori comunali il più grande, autorevole, competente e importante dirigente sportivo e calcistico nazionale e internazionale, cui non fa difetto nemmeno la “Fifa” (Fédération Internationale de Football Association)?!?
Alcune settimane fa arriva finalmente il nuovo canestro.
Con grande sorpresa, i giovani e baldi cestisti (quasi tutti di altezza superiore alla media) notano che si tratta di un canestro da minibasket!
È alto solo 2 metri e 60 centimetri. Invece, come da regolamento, dovrebbe avere un’altezza di metri 3,05.
“Che ce ne facciamo?”, obiettano i giovani cestisti, i quali chiedono che sia sostituito.
Naturalmente gli amministratori “saputelli”, che non ci stanno a fare brutta figura ed ammettere l’errore, “arzigogolano” alla stregua del biblico Onan (… nessuno fraintenda o faccia “pensieri impuri”… il termine “onanismo”, che deriva da Onan, ha anche il significato figurato, come riporta la Treccani, di “compiacimento narcisistico di se stesso, della propria attività, anche se improduttiva, priva cioè di risultati pratici e quindi sterile”) e non danno soddisfazione alle giuste rimostranze dei giovani cestisti (uno di costoro, mi confida amaramente e sconsolatamente: “… si mettono sempre nelle condizioni di farsi odiare”).
Si rivolgono alla “Capa”, che, autoproclamatasi da tempo Pontifex Maximus della comunità, si am/manta del dogma dell’infallibilità, pontifica ex cathedra dalla poltrona di sindaco-pontefice (eretico e scismatico, naturalmente!) e non dà alcuna soddisfazione, anzi giustifica la scelta. Può l’“Infallibile” essere fallibile?!?
Il risultato fatevelo raccontare dai diretti protagonisti, che ormai “tracimano” rabbia e stupore di fronte a così alta e “infallibile” stoltezza!
Accenno solo ad alcune “conseguenze”, ben documentate dalle foto che mi sono state inviate.
A furia di tirare pallonate, il minicanestro è diventato ormai un pericolo costante per gli sportivi e per chi si aggira nei paraggi. Già montato alla “sinfasò”, in linea con questa amministrazione-“sinfasò”, attualmente poggia su un tassello (e non su quattro) e, come mi viene riferito, è piegato di almeno 30-40 gradi, come si evince dalla sottostante foto di ieri (per la verità, oltre dieci giorni fa un giovane mi aveva già inviato l’allarmante foto).
Uno dei puntelli posteriori è quasi staccato (v. foto sotto).
“Se uno si appende al canestro, come talora succede quando il giocatore insacca la palla, c’è il rischio che tutto crolli”, dice allarmato uno dei miei interlocutori.
Ma l’allarme maggiore, che ha provocato l’indignazione di tanti, deriva da un’altra circostanza.
Il Parco Bosco ha ospitato per giorni un “campo estivo” per bambini, che talora si cimentano anche loro con il basket.
La foto sottostante riprende i bambini sotto il canestro.
Si rendono conto la “Capa” e i “sottocapetti” della grave situazione di pericolo in cui mettono i bambini e le bambine?!?
“Sono dei criminali”, sbotta un giovane incollerito! … “relata refero” (“riferisco cose riferite”), naturalmente!
Tralascio ulteriori e non marginali dettagli, con la speranza che questi “saputelli” irresponsabili che ci amministrano provvedano al più presto a sanare la grave situazione di pericolo di quel canestro “ballerino”.
… con una raccomandazione finale: ogni tanto, Manta & Soci, scendete dal vostro piedistallo di infallibilità (sintomo di stoltezza e stupidità) e ascoltate i buoni consigli dei cittadini… almeno avreste evitato errori così grossolani!
… non so se lo sapete, ma anche gli “altri”, cioè tutti i cittadini e cittadine al netto di voi otto, hanno spesso le loro buone ragioni e, soprattutto, “sensu an capu” (… cosa che a voi manca!).
Pantaleo Gianfreda
Post scriptum
Giusto per sorridere anche un po’, oltre che indignarci molto… riuscite a cogliere nella sottostante immagine le differenze tra l’una e l’altra foto… con la rete montata in un primo momento “alla ‘mbersa“?!?
Ma spicciatila rumpiti e truvati lagu nellu pajiaiu, tenane cose chiu importanti a postu pensane alli canestri, poi se muore qualcuno pazienza, i nostri superbi amministratori stanno salvando il paese dalle intemperie e mo rumpiti cullu sport, ma scia faticati scia
Tutto vero. Prima è stato acquistato un canestro diverso da quello che avevamo raccomandato, poi è stato montato in un punto sbagliato, diverso da quello che avevamo chiesto, scegliendo un punto pieno di inciampi e dislivelli. È stato inoltre assemblato male, e montato peggio. Infine non è stato fissato bene, tanto da rischiare di cadere dopo poche settimane. Insomma, non ne è stata fatta una giusta, soprattutto perché si è preferito sbagliare da soli piuttosto che chiedere un aiuto a noi più esperti. Ma d’altronde, cosa pretendiamo? Quando hanno pubblicizzato lo sport al bosco, con tanto di foto di ragazzini che giocano a basket, non hanno coinvolto nessuno dei tanti baskettari collepassesi. Serviva solo la foto promozionale da pubblicare sui social network, mica interessava davvero far avvicinare i bambini al basket. Che disastro. E lo dico da elettore di questa amministrazione.
Sorprendente come, anche per così piccole iniziative/progetti, ci sia un così alto tasso di pressappochismo. Non voglio immaginare in altro.