La nuova ringhiera della recinzione del Bosco… già si rompe! Dopo il basolato, altro “scandalo al sole” per l’Amministrazione Manta-Perrone-Marra

La nuova ringhiera della recinzione del Bosco… già si rompe! Dopo il basolato, altro “scandalo al sole” per l’Amministrazione Manta-Perrone-Marra

8 Agosto 2024 4 Di Pantaleo Gianfreda
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Non credevo ai miei occhi quando giorni fa mi sono stati inviati due brevi video che testimoniano lo stato penoso in cui è già ridotta la nuova ringhiera della recinzione del Parco Bosco, i cui lavori sono terminati appena pochi mesi fa grazie ad un finanziamento di 300mila euro ottenuto dall’Amministrazione.

I due video, che di seguito pubblico, sono già sufficientemente chiari ed eloquenti.

Per sincerarmi personalmente della situazione mi ero subito recato sul luogo ed avevo constatato con una certa rabbia quest’altro crash dell’Amministrazione Manta-Perrone-Marra, le cui confuse realizzazioni si stanno dimostrando sempre più fallimentari per superficialità, pressapochismo e mancanza di reali controlli.

D’altronde, quello che conta, nel fantastico e fantasioso mondo della Manta, non è l’opera né la sua utilità, ma solo il suo roboante “annuncio” sui social, le sdolcinate favolette su nuove opere in cantiere, poi malamente realizzate.

L’Amministrazione “del fare”… “fa” sempre più acqua da tutte le parti, ma, per la fantasiosa e immaginifica Manta, “Collepasso”, grazie ai suoi (malefici) poteri di “Fata Morgana”, è… “sempre più bella!”.

Beata lei che vive nel “mondo dei (suoi) sogni”!

Quando, l’altro giorno, mi sono recato a verificare quanto riportato nei video, ho constatato l’incipiente disastro cui quella ringhiera sembra condannata e di cui erano primi segnali la rottura di alcune giunture.

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Oggi, prima della pubblicazione di questo articolo, mi sono recato di nuovo sul posto (la recinzione a nord dell’abitato, sulla parallela per Cutrofiano) ed ho constatato che in pochi giorni si sono create e stanno per crearsi nuove crepe e rotture nelle giunture della fragile e inconsistente ringhiera (ne ho rilevato almeno altre tre).

Sorge il dubbio che tra non molto sarà inservibile e da rifare… a spese di chi?!?

Senza poi parlare di altri non trascurabili “dettagli” che creano dubbi e perplessità.

In proposito, mi scriveva l’amico che mi ha inviato i video: “Non so se sia normale tecnicamente mettere del silicone nei punti di giunzione. La cosa certa è che è orribile e che ha cambiato colore”.

… e, en passant, vogliamo considerare altri dettagli di questo “capolavoro michelangiolesco” di “vera arte” di grandi artisti “dell’orrido” come Manta, Perrone e Marra?!? … ecco altri esempi!

Vogliamo dircela tutta?!? La realizzazione di quella ringhiera (e non solo) rappresenta un vero e nuovo “schifo” e un altro duro colpo alla credibilità dell’Amministrazione Manta!

Come è potuto accadere tutto ciò?!?

Come è potuto succedere che tanti soldi siano stati buttati al vento?

Dov’erano e dove sono il sindaco e, soprattutto, i tanto da lei decantati assessore ai Lavori Pubblici e assessore all’Ambiente?!? Ambedue emerite “nullità” amministrative al servizio di una “Nullità” assoluta che si fregia indegnamente della fascia tricolore.

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Dov’erano e dove sono l’Ufficio Tecnico, il Rup (Responsabile unico del procedimento) che è lo stesso Responsabile dell’Ufficio tecnico e, soprattutto, l’ineffabile Direttore dei lavori, lo stesso (guarda caso!) dei lavori del basolato, che ha già incassato decine e decine di migliaia di euro per la “direzione di lavori” (!!!) di cui doveva controllare l’effettiva realizzazione “a regola d’arte” ed ha certificato (suppongo) la buona esecuzione dei lavori o, come si dice in gergo, l’esecuzione dei lavori “a regola d’arte”?!?

Quale “regola” e quale “arte”?!?

Per la cronaca, il compenso liquidato all’arch. Elisa Conversano, nella sua qualità di Direttore dei Lavori, è stato di complessivi € 22.485,86, come si evince da una Determina dirigenziale del 6.10.2023, che riepiloga l’intero iter dei lavori (cliccare su Determina)

Eppure quei lavori erano stati procrastinati oltre i termini contrattuali previsti (cliccare su articolo) e si presupponeva, dato il loro protrarsi, fossero stati fatti veramente “a regola d’arte”. Non è così!

Ma c’è un altro aspetto che mi preme rilevare.

I due video girano da giorni in modo clandestino sulle chat whatsapp e messenger, che sono diventate ormai le “catacombe” in cui si rifugiano spiriti liberi e critici notoriamente invisi alla Manta, che non ammette nelle sue oniriche e deliranti fobie che qualcuno osi contrastare o criticare o solo mettere in dubbio le “magnifiche virtù” e le “magnificenze” realizzate da così tanta e valorosa “pulzella”.

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Questo inquietante aspetto rileva il grave stato di degrado della democrazia e del libero confronto in cui il “totalitarismo” della Manta sta portando la nostra comunità, in grandissima parte, con rare eccezioni, ormai timorosa di esprimere liberamente il proprio pensiero e le proprie critiche per paura delle ritorsioni e delle “cattiverie” della “Fata Morgana te Culupazzu”.

Collepasso sempre più bella!”… scrive in uno dei tanti e ossessivi refrain che ripete ormai stancamente sin dal suo insediamento sui social.

Naturalmente ognuno giudica secondo i propri canoni di bellezza e le proprie fantasie, ma è indubbio che i canoni estetici (ed etici) della Manta e dei suoi “sette nani” siano molto labili ed onirici e stanno imbruttendo e incattivendo la nostra Collepasso, tra l’altro sempre più ridicolizzata nei paesi vicini e negli ambienti politici provinciali dalle dissennate azioni e dai comportamenti ridicoli e infantili di questa malriuscita “Biancaneve” e dei suoi “sette nani”.

Pantaleo Gianfreda


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