Aggressione ad un infermiere di Collepasso presso il Pronto Soccorso di Galatina e messaggi denigratori sui social. La denuncia dell’Ordine degli Infermieri

Aggressione ad un infermiere di Collepasso presso il Pronto Soccorso di Galatina e messaggi denigratori sui social. La denuncia dell’Ordine degli Infermieri

20 Agosto 2024 0 Di Pantaleo Gianfreda
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La grave vicenda ha avuto luogo quattro giorni fa, il 16 agosto, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Galatina, dove, come riporta antennasud.com, “un infermiere è stato aggredito brutalmente da un accompagnatore di una paziente in attesa di essere visitata. L’aggressione ha comportato colpi al volto e in altre parti del corpo, e il medico che ha tentato di intervenire è stato minacciato di percosse” (cliccare su articolo).

Solo la professionalità del malcapitato attento a non reagire ha consentito che l’episodio non degenerasse ulteriormente”, ha scritto lecceprima.it, riportando i fatti (cliccare su articolo).

Per la cronaca, l’infermiere aggredito è di Collepasso.

A lui va la doverosa solidarietà mia personale, della nostra comunità e di tutte le persone civili e di buon senso per la brutale aggressione subita.

Il guaio è che sulla pagina facebook di LeccePrima.it, dove la notizia era stata condivisa, sono subito apparsi, accanto agli attestati di solidarietà e commenti civili, anche “messaggi aggressivi e denigratori” da parte dei soliti “leoni da tastiera” e “haters”, tra i quali qualche noto “personaggio” di Collepasso.

Ferma e decisa è stata la reazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce, che ieri, attraverso un proprio comunicato, ha informato di riservarsi “di esporre querela presso la Procura della Repubblica” contro gli autori dei messaggi denigratori e altamente offensivi.

Il comunicato dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce

Naturalmente, di fronte al comunicato dell’Ordine, i coraggiosi “leoni da tastiera” hanno subito rimosso, da quanto ho constatato, i loro squallidi commenti, sebbene questo non basterà a salvarli dalle giuste conseguenze penali, considerato che l’Ordine ha comunicato di aver “già scaricato i messaggi divulgati” e che gli stessi sono stati scaricati anche da altre persone interessate.

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Nel rinnovare solidarietà e vicinanza al nostro compaesano infermiere per l’aggressione subita, ci auguriamo che i responsabili dei messaggi denigratori vengano deferiti all’Autorità Giudiziaria e puniti ai sensi di legge.

Pantaleo Gianfreda


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