“Pericolo basolato” e nuova caduta: donna 59enne si frattura il polso ed è costretta a ricorrere al Pronto Soccorso

“Pericolo basolato” e nuova caduta: donna 59enne si frattura il polso ed è costretta a ricorrere al Pronto Soccorso

21 Settembre 2024 3 Di Pantaleo Gianfreda
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Il luogo della nuova caduta

Ora mi chiedo, quante persone dovranno farsi male ancora? Quale grande causa dovrà arrivare al Comune prima che aggiustino questi lavori da “rronza e camina”?”.

Questo commento ad un articolo, condiviso su facebook per analogo e recente fatto (cliccare su articolo), basterebbe forse a cogliere il “sentire comune” della cittadinanza dopo l’ennesima caduta “causa basolato” e gli approssimativi lavori effettuati, diventati ormai un pericolo per la pubblica incolumità.

Dopo quella dell’8 settembre, che ha interessato una 74enne, nuova caduta quattro giorni dopo e danni, stavolta anche un po’ più gravi, per una 59enne che abita proprio sul tratto “basolato” (e altre cadute mi vengono segnalate).

Giovedì 12 settembre, prima di mezzogiorno, la donna si stava recando al vicino supermercato per la spesa (per la cronaca non camminava con calzature a tacco, ma piatte). Girava su via Madonna delle Grazie, strada in asfalto, e nel tratto di congiunzione con via N. Sauro, dove, come si evidenzia dalla foto in copertina, il basolato presenta evidenti sconnessioni e il tratto stradale in asfalto un dislivello di alcuni centimetri rispetto al basolato, inciampava e cadeva rovinosamente per terra.

Nel tentativo di attutire i danni, la donna cadendo si procurava una frattura scomposta al polso destro, come certificava il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Casarano, dove veniva trasportata immediatamente dai familiari a causa dei dolori lancinanti procurati dalla caduta.

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Presso l’Ospedale i medici provvedevano ad ingessare il polso ed il braccio con riserva, nel caso non fosse sufficiente, ad intervenire nei prossimi giorni con un intervento chirurgico.

Intanto la signora preannuncia già una richiesta di danni al Comune tramite il suo legale.

Auguriamo, naturalmente, una pronta guarigione alla donna, nella speranza che l’ingessatura sia sufficiente e non si renda necessario l’intervento operatorio.

Resta, comunque, il grave problema di un basolato che nel precedente articolo avevo scritto, un po’ eufemisticamente, “non è stato realizzato “a regola d’arte””, ma, come è sotto gli occhi di tutti, possiamo tranquillamente dire che sia stato realizzato in modo osceno ed obbrobrioso.

L’abbondante acqua di questi giorni ha contribuito a far emergere difetti, imperfezioni e “magagne” nella realizzazione delle opere, come testimoniano le foto di alcuni particolari: “fughe” che ormai “fuggono” ognuna per conto proprio, sabbia portata via dall’acqua, buchi tra una lastra e l’altra, lastre rotte e sconnesse, ecc.).

Ad essere magnanimi, un vero “disastro”, i cui ulteriori e più gravi effetti rischiano di manifestarsi in tempi brevi, come già successo con piazza Dante trasformata ormai in “piazza Kabul”, soprattutto nel tratto sconnesso e pericoloso che dalla piazza porta verso la Chiesa, senza che l’Amministrazione abbia mai in questi tre anni previsto e avviato un serio progetto di intervento e risanamento.

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Di chi le responsabilità?!? Possibile che nessuno (amministratori, progettisti, direttori dei lavori, ditta appaltatrice) paghi per queste opere disastrose e per lavori “malfatti”?!? Possibile che nessun amministratore avverta il dovere od abbia la dignità di dimettersi e di assumersi almeno, come suo dovere, le responsabilità politiche?!?

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda