Ancora termini scaduti per una scottante interrogazione: la recidiva Manta risponderà alla Vantaggiato o ne risponderà al Prefetto e alla Procura?!?
4 Novembre 2024“La Manta non finisce mai di sorprendere per la sua inquietante “evoluzione” caratteriale e la drammatica involuzione democratica che ha impresso al suo mandato”, scrivevo recentemente nel riportare le “gesta” di una sindaca antidemocratica, prepotente e arrogante, che si pone fuori dalla legge e violenta basilari principi di legalità e trasparenza amministrativi con atti e comportamenti contro la legge (cliccare su articolo).
Per costei legalità e trasparenza non sono vincoli e doveri amministrativi di un sindaco, ma solo optional, “accessori” fastidiosi da usare “alla bisogna” e strumentalmente o, al più, “valori” da declamare con ipocrisia e incoerenza in occasioni ufficiali o per quei pochi “allocchi senza occhi” che credono ancora ciecamente alle sue “poesie” e boutade sui social. Prima o poi arriverà “il giorno del giudizio” e la “sentenza” non potrà essere che di condanna per chi pensa di usare le leggi a suo piacimento e manipolare le coscienze, arrivando al “plagio e circonvenzione di incapace”, di cui si vanta di essere esperta giuridica (solo giuridica?!?).
Dopo la pubblicazione ieri di un post sul profilo facebook della consigliera Eliana Vantaggiato, scoppia un nuovo caso politico-amministrativo che “la dice lunga” su un soggetto che sta diventando un vero “caso” (in tutti i sensi), un “ossimoro” vivente per chi, esponente e dirigente (persino nazionale!!!) del Partito Democratico, di “democratico” non ha niente, poiché viola costantemente i più basilari principi della democrazia e della convivenza pacifica e civile.
Di seguito il post della consigliera Vantaggiato:
A fine settembre la consigliera ha presentato al sindaco un’interrogazione avente all’oggetto: “Ritorsioni, illegittimità ed omissioni amministrative” (v. copia a fine articolo), inviata per conoscenza anche al Prefetto, in cui chiede, come è suo diritto, spiegazioni circa fatti e circostanze ben documentati, già denunciati nel pubblico comizio del 22 luglio u.s., che si appalesano chiaramente illegali ed illegittimi.
Nonostante sia scaduto il termine massimo di trenta giorni previsto per rispondere all’interrogazione, la Manta si rifiuta di rispondere, violando ancora una volta clamorosamente leggi e regolamenti.
Eppure, a parte i “dispettucci” delle sedie negate in occasione di quel comizio, che, pur nel loro infantilismo e pochezza, rivelano la violazione di un fondamentale principio costituzionale (art. 3, “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali”), la consigliera Vantaggiato pone nell’interrogazione seri quesiti e chiede risposte su alcune circostanze inverosimili.
In particolare, l’affidamento “ad un privato cittadino delle chiavi del Palazzo Municipale e di altre strutture comunali”; l’affidamento di “servizi di supporto logistico alle iniziative di ogni genere promosse dall’Amministrazione comunale” senza “incarico pubblico né alcun corrispettivo”; l’uso e la detenzione da parte di privati cittadini di “due biciclette di proprietà comunale presso la propria abitazione”, acquistate dal Comune da una ditta di Alezio per “il complessivo importo di € 440,00 iva compresa”.
Tra parentesi, le due biciclette di proprietà comunale continuano ad essere esibite senza ritegno e pudore, nonostante il clamore suscitato dal fatto, nel cortiletto antistante l’abitazione privata che dà su una strada di intenso passaggio, come documenta una foto di pochi giorni fa.
Chi “mastica” anche solo un po’ di Pubblica Amministrazione capirà la gravità di questi fatti, apparentemente secondari, che denotano un uso privatistico e illegittimo della “cosa pubblica” e rivelano l’assoluto disprezzo per leggi e regole che sovrintendono la gestione della Pubblica Amministrazione.
Capiamo, pertanto, l’estremo imbarazzo e le difficoltà della Manta, che appare sempre più come il “re nudo” della favola, che ancora una volta, violando “norme cogenti” (per cui, inderogabili), non solo non risponde, come obbligo e dovere impongono, ad un’interrogazione, ma rivela connivenza e responsabilità in gravi fatti di illegalità, in cui ormai eccelle per recidività, dimostrando assoluta spregiudicatezza amministrativa e disprezzo verso le leggi, di cui se ne frega (… ed è avvocato!).
Ormai, diciamocelo chiaramente, siamo alla follia. Forse non solo politica ed amministrativa.
Sarebbe ora che Prefettura e Magistratura “accendano un faro” sulla gestione disinvolta, personalistica, autoritaria e, ormai a ripetizione, persino palesemente illegale della Pubblica Amministrazione da parte di un sindaco inverosimile e inammissibile, che forse aspetta solo il ritorno del Duce (per fortuna, al momento implausibile!) per trasformarsi ufficialmente in Podestà e cambiare la denominazione del nostro Ente da “Comune di Collepasso” in “Comune-Casa di Manta”.
È ormai fuor di dubbio che certi comportamenti, reiterati e recidivi, possano configurare le fattispecie di “atti contrari alla Costituzione” e di “gravi e persistenti violazioni di legge” previsti dall’art. 142 del D. Lgs. 267/2000 per la rimozione o la sospensione di un sindaco.
Confesso il mio fastidio nel perdere tempo a scrivere, sebbene sia dovere informativo di questo blog, delle “gesta” politico-amministrative, assurde ed insensate, di questa “signora” che cerca di distrarre i cittadini e manipolare l’opinione pubblica con continue e patetiche performances e incursioni su facebook, con le quali tenta quotidianamente, penosamente e disperatamente, specchiandosi nei deformanti specchi dei social, di dimostrare e rivendicare, come la torva regina Grimilde della favola di Biancaneve, “chi è la più bella del reame”.
Eviterei ben volentieri di scriverne e in effetti ne scrivo pochissimo, sebbene ci sarebbe da scrivere ogni giorno, preferendo concentrarmi su persone e vicende più serie e positive.
Mi chiedo solo… come mai questa sindaca, che esercita anche l’attività di avvocato (o non la esercita più, date le robuste indennità che prende dal Comune?!?), trovi tanto tempo a stare su facebook ed applicarsi quotidianamente (e inutilmente) a scrivere favole e peana a se stessa e non trovi, invece, il tempo per fare il suo dovere di sindaco, tra cui quello di rispondere alle interrogazioni, considerato che costa a noi contribuenti 4mila e 2centesimi al mese?!?
Si deciderà a rispondere alla consigliera e chiarire le scottanti questioni poste o sarà costretta prima o poi a rendere conto al Prefetto e forse anche alla Magistratura penale?!?
Pantaleo Gianfreda