Una sindaca bugiarda, che scrive falsità, compie e copre illegalità, denigra, alimenta asti e divisioni… qualcuno la fermi!

Una sindaca bugiarda, che scrive falsità, compie e copre illegalità, denigra, alimenta asti e divisioni… qualcuno la fermi!

5 Novembre 2024 0 Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Ieri avevo appena pubblicato l’articolo sull’interrogazione della consigliera Vantaggiato cui la Manta non aveva ancora risposto, nonostante fossero passati i trenta giorni previsti per legge (cliccare su articolo), quando la consigliera mi chiama per informarmi di aver finalmente ricevuto la risposta.

… sarà stata un’imprevista mattinata di “corrispondenza d’amorosi sensi” o forse, più semplicemente, il post della consigliera aveva “fatto effetto” sulla  “ritardataria”, creato imbarazzo e… chissà… anche la paura di essere denunciata?!?

Comunque sia, “nuntio vobis gaudium magnum” (“vi annuncio una grande gioia”)… “habemus papam”… o meglio, “habemus responsum” … abbiamo finalmente la risposta della Manta all’interrogazione presentata a fine settembre dalla Vantaggiato.

Leggetela… è una “delizia” di menzogne, falsità, manipolazioni, reticenze, omissioni, “scaricabarile”, illazioni “buttate lì a caso” che rappresentano vere e proprie diffamazioni nei confronti della consigliera… tutto secondo il collaudato “metodo” del soggetto!

Come fa un sindaco a rispondere in modo così incivile ad un consigliere, offendere, denigrare, presumere persino di “dettare le (sue) regole” per la presentazione di un’interrogazione, insinuare “la volontà di denigrare privati cittadini”. Solo lei, specchiandosi in se stessa, poteva vedere questa “volontà”, tant’è che la consigliera, pur potendolo fare, non solo ne omette i nomi, ma non esprime giudizi od accuse verso questi “privati cittadini”… chiede non certo a loro ma esclusivamente al “primo cittadino” (!!!), nella sua pubblica funzione di sindaco, conto di atti palesemente illegittimi ed illegali.

Insomma, la solita “chiagni e fotti”, per dirla alla napoletana maniera, maestra di offese e denigrazioni, che non si limita, come suo dovere, a rispondere nel merito delle questioni, ma esterna (lei sì!) con rabbia e cattiveria tutto il suo profondo “astio politico e personale” verso la consigliera di opposizione e arriva a mettere nero su bianco questo suo astio e le sue intemperanze.

Possibile che nessun dirigente o funzionario comunale la consigli o verifichi quello che scrive?!? Non – a quanto pare – il Segretario comunale, così “precisino” quando si tratta di scrivere inutili appunti per i consiglieri di opposizione… non la fida amica e compagna che ha preso il posto dell’insostituibile Giovanni Rollo, quasi sempre coinvolto dalle precedenti Amministrazioni nelle risposte alle interrogazioni, anche solo per un parere o uno “sguardo” fugace.

Nell’improvvisa fregola di rispondere dopo il post della Vantaggiato, nonostante avesse avuto oltre un mese di tempo,  la Manta scrive cose inverosimili e commette gaffes che rivelano persino le sue paure.

LEGGI ANCHE  “Sindone: il Testimone silenzioso”: incontro presso la Parrocchia Cristo Re (martedì 9 marzo, ore 18.30)

In primo luogo (riflettete un attimo!) risponde non da sindaco (certe risposte non sono degne di un sindaco!), ma da “imputato”, riconoscendo così, pur inconsciamente, di essere perseguibile penalmente.

Come è noto, in una causa il testimone è costretto a giurare di dire la verità e nel caso di spergiuro può essere denunciato per falsa testimonianza. L’imputato, invece, qualora chiedesse di essere ascoltato, può dire quello che vuole per discolparsi, anche bugie e falsità. E la risposta dell’“imputata” Manta alla Vantaggiato è costellata di tante bugie, falsità, omissioni, ma anche di alcune conferme.

Ora, posso anche comprendere la sua incompetenza come sindaco, nonostante la “borsa di studio” che ci costa  4mila euro e 2centesimi mensili (cioè la sua indennità) e che le “passiamo” per farla studiare e imparare… ma mi chiedo… può un avvocato non capire che la risposta ad un’interrogazione è un atto pubblico e, come tale, il firmatario dell’atto può essere perseguito penalmente se scrive o riporta falsità e informazioni mendaci (ad esempio, potrebbe, a mio parere, rispondere di “falso ideologico” e non solo)?!?

Esaminiamo, allora, le prove inoppugnabili di queste bugie, falsità, conferme, omissioni ed altro.

Scrive la Manta:

La Manta mente.

Prima di tutto, da una lettura dell’autorizzazione concessa in occasione del comizio risulta che, nonostante la consigliera avesse chiesto anche “la disponibilità ad utilizzare delle sedie per il pubblico”, la Manta, con scritta di suo pugno, concede pochi giorni prima solo l’autorizzazione per “l’occupazione suolo pubblico e l’allaccio alla fornitura elettrica”, negando le sedie (la circostanza, per la verità, all’epoca mi era  sfuggita). Per cui è falso e strumentale quanto scrive per giustificare la sua infantile e vendicativa “piccineria”. Già all’atto della concessione autorizzativa, la Manta aveva pregiudizialmente negato le sedie, come attesta il seguente atto da lei firmato.

Sedie che aveva, invece, concesso a se stessa per il comizio di dieci giorni prima, giovedì 11 luglio, alle ore 19.30… orario in cui gli uffici sono chiusi e non vi era “personale amministrativo in servizio…”. Ciò nonostante “l’atrio comunale” era aperto e le sedie prelevate senza la presenza di alcun dipendente.

Come si vede, “la toppa è peggio del buco”!

Inoltre, da sempre, almeno prima della sciagurata “era Manta”, quando c’è un comizio il portone del Municipio rimane aperto per dare la possibilità di prelevare le sedie. Questa “buona abitudine” è continuata solo per i comizi della Manta ma è stata interrotta e negata per i comizi dell’opposizione.

LEGGI ANCHE  Lecceprima.it: Revocato l'incarico al vicesindaco. L'opposizione: "Maggioranza in crisi"

Due. Scrive la Manta:

Bugiarda… lo sanno tutti che un noto e “privato cittadino” ha sempre avuto (o aveva sino a ieri) le chiavi del Comune e di quasi tutti gli immobili comunali. Un dipendente comunale presente al comizio del 22 luglio, richiesto di aprire il Comune, si schermiva dichiarando, in presenza di diversi testimoni, che non possedeva lui le chiavi ma che bisognava chiamare “Antonio” per aprire il Municipio.

Oltretutto, di questa scabrosa vicenda ne ho parlato spesso su questo blog, senza mai ricevere smentite o querele. Una delle ultime volte proprio nell’“articolo delle biciclette” del 21 luglio u.s.

C’è di più e di più grave. La consigliera Vantaggiato, assessore dall’ottobre 2021 al gennaio 2023, conserva documentazione inoppugnabile ed incontrovertibile, che ho visto ed ascoltato, che conferma come il “privato cittadino” avesse la piena disponibilità delle chiavi e persino gli assessori erano costretti a rivolgersi a lui per l’apertura e chiusura di immobili da utilizzare nelle diverse iniziative.

Sarebbe certamente interessante ascoltare la Manta di fronte ad un giudice se questa circostanza (ed altre circostanze di inaudita gravità), supportata com’è da robusta documentazione, venissero poste all’attenzione della Magistratura!

C’è poi il seguente passaggio confuso ed ambiguo…

Che significa “… né gestiscono il patrimonio pubblico in via autonoma”?!?

Significa forse che lo gestiscono su incarico personale della sindaca?!?

Che confusione, quanta superficialità e ignoranza!

L’eventuale “gestione del patrimonio pubblico” da parte di un privato va sempre assegnata secondo quanto prevedono norme e regolamenti, non certo “ad libitum”, cioè “a piacere” del sindaco o di altro amministratore.

Tre. Scrive la Manta:

Cioè, in modo involuto e alla sua maniera da “monarca assoluta”, la Manta conferma quanto ha scritto la Vantaggiato. Non potendo negare, essendo centinaia i testimoni della circostanza, aggiunge, quasi fosse una scusante, mentre è solo un’aggravante, che il “supporto” avviene in presenza sua “o degli assessori e consiglieri” (di maggioranza, naturalmente!). Non risponde nel merito. Per cui si desume che non c’è alcun atto amministrativo che legittimi queste prestazioni (o “valido supporto”, come le definisce) né c’è alcuna assicurazione a loro tutela. Per cui i due, come scrive la consigliera interrogante, svolgono di fatto “lavoro nero” non retribuito né coperto da assicurazione per conto del Comune su incarico verbale del sindaco.

L’accusa è gravissima, ma la Manta fa finta di non capire e non risponde.

LEGGI ANCHE  Un “bistrot” a Collepasso: un altro “fiore” di Flora e Maurizio per promuovere l’ospitalità nel nostro paese

Tra l’altro c’è un altro aspetto su cui l’avvocato-sindaco fa finta di sorvolare. Certe prestazioni “a chiamata”, a titolo gratuito e senza alcuna (obbligatoria) copertura assicurativa potrebbero, pur nel loro piccolo, persino violare le norme comunitarie sulla concorrenza, considerato che nel settore dei servizi di supporto logistico esistono associazioni e società che svolgono professionalmente e con tutti i crismi della legalità tale compito.

In ultimo, la “questione biciclette”.

… “in cauda venenum”, direbbero i latini… “nella coda sta il veleno”… stavolta, però, qualcuno “si suicida” con il suo stesso veleno.

Scrive la Manta:

A parte la menzogna e la diffamazione nei confronti dell’ex assessore Vantaggiato per coprire le sue dirette ed esclusive responsabilità, la Manta sostiene che le biciclette “sono ancora oggi custodite presso il sottoscala dell’Auditorium”.

Mente spudoratamente.

La foto che pubblico di seguito attesta inoppugnabilmente (come è noto, i cellulari riportano la data delle foto) che le due biciclette erano ieri alle ore 13.00, come sono sempre state, a casa dei due privati cittadini, intimi amici della Manta.

Una delle foto del 4.11.2024 che attestano la presenza delle due bici presso una casa privata. Sotto: manifesto dell’Amministrazione con le due biciclette

… e non aggiungo altro… sia perché il clamoroso fatto delle biciclette era stato già oggetto di un mio articolo del 21 luglio (cliccare su articolo) e anche del mio intervento in piazza del giorno successivo e in tre mesi e mezzo la Manta, ben a conoscenza del fatto, non è mai intervenuta per sanare l’illegittima e illegale situazione… le biciclette, almeno sino a ieri, sono state sempre lì, in una casa privata di proprietà di amici.

Se non è vero ciò che scrive la consigliera Vantaggiato, ciò che anch’io ho scritto da tempo su questo blog sugli argomenti citati… perché la Manta, così propensa a denunciare i suoi “denigratori” presunti o reali, non denuncia la consigliera Vantaggiato e il sottoscritto?!?

Una cosa è certa: se qualcuno avesse avuto sinora qualche dubbio, oggi ne ha certezza: questa sindaca è una falsa, una bugiarda e una manipolatrice senza ritegno… si vergogni!

Come scrivevo nel precedente articolo, è ormai fuor di dubbio che certi comportamenti recidivi possano configurare le fattispecie di “atti contrari alla Costituzione” e di “gravi e persistenti violazioni di legge” previsti dall’art. 142 del D. Lgs. 267/2000 per la rimozione o la sospensione di un sindaco.

Auspico e sollecito pubblicamente Prefetto, Carabinieri e Procura ad intervenire decisamente!

Pantaleo Gianfreda


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda