“La Bohème” di Puccini al Politeama di Lecce l’8-9-10 novembre: tra gli interpreti anche il nostro Francesco Venuti

“La Bohème” di Puccini al Politeama di Lecce l’8-9-10 novembre: tra gli interpreti anche il nostro Francesco Venuti

8 Novembre 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda

L’8 e 9 novembre, alle ore 20.45, e domenica 10 novembre, alle ore 18.00, nell’ambito della 49ª edizione della Stagione Lirica della provincia di Lecce, in programma dal 25 ottobre all’8 dicembre presso il Teatro Politeama Greco di Lecce, andrà in scena “La Bohème”, celebre e nota opera di Giacomo Puccini.

Francesco Venuti

Tra gli interpreti anche il nostro giovane concittadino Francesco Samuele Venuti, valente baritono, che sarà tra i protagonisti canori delle tre serate. Francesco sarà l’interprete di Schaunard, il musicista squattrinato, uno dei tre bohémiens dell’opera pucciniana. Auguriamo a Francesco, “felice di tornare a cantare quest’opera meravigliosa nella mia terra!”, come scrive sul suo profilo facebook, un’interpretazione da par suo e tante soddisfazioni nella carriera canora che ha brillantemente intrapreso!

La stagione lirica salentina è dedicata quest’anno al grande Giacomo Puccini, nel centenario della sua morte (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 2024).

Il genio creativo di Puccini, uno dei più grandi compositori d’opera della storia, è al centro del cartellone 2024, firmato dai direttori artistici Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca, project manager Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica della Provincia di Lecce.

Ad aprire la Stagione, il 25 e 27 ottobre, sono state due opere in un atto: “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini, per rimarcare quanto fosse stretto il legame fra i due compositori toscani.

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“La bohème”, una delle opere musicali più importanti di Puccini (per tutte, le due arie più note “Che gelida manina” e “Sì, mi chiamano Mimì”), si compone di quattro atti. Ispirato all’omonimo romanzo di Henri Murger, il libretto scritto da Giuseppe Iacosa e Luigi Illica è suddiviso in quattro quadri e racconta le disavventure amorose di alcuni giovani bohémiens, alle prese con la loro esistenza spensierata. Ambientata nel 1830, l’opera stupisce ancora per la sua visionarietà, dimostrando come la gioventù degli anni ’40 dell’Ottocento non diverge particolarmente da quella attuale, condividendone ossessioni e libertà.

L’opera venne rappresentata per la prima volta il 1° febbraio 1896 presso il Teatro Regio di Torino.

L’allestimento presso il Politeama di Lecce è stato realizzato in collaborazione con il Teatro di Stara Zagora, in Bulgaria. Sarà rispettoso dell’ambientazione originaria del compositore, ma costruito scenograficamente in modo moderno con immagini e contenuti multimediali. La regia è firmata da Ognyan Draganov, “nell’ambito di un progetto che rientra nella vocazione del Teatro di Tradizione di Lecce di interfacciarsi con i teatri dell’Europa dell’Est, naturale sponda di riferimento culturale per il Salento e per tutta la Puglia”, come riporta un comunicato della Provincia di Lecce.

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