Incredibili e mendaci dichiarazioni in Consiglio sulle “zone C” dell’assessore Castellana, già noto spergiuro
16 Gennaio 2025Il titolo del noto romanzo di Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, ben si adatterebbe al caso o, meglio, al “casino” provocato dall’assessore Giuseppe Castellana con alcune dichiarazioni audaci, mendaci e incredibili rese nel corso del Consiglio comunale del 28 novembre scorso.
La vicenda rimane tuttora attuale e merita attenzione perché quelle dichiarazioni, totalmente prive di fondamento, continuano a suscitare aspettative tra tanti cittadini, che, ignari di leggi e regolamenti, prendono “per oro colato” persino le macroscopiche “panzanate” di certi amministratori.
Il verbale, recentemente pubblicato, del Consiglio comunale del 28 novembre certifica in modo inequivocabile le falsità dell’assessore Castellana, che ha affermato: “… le zone C pagano sempre perché sono potenzialmente fabbricabili per un determinato indice… e che, eventualmente, chi non si sentisse in grado di mantenere quella categoria C, può chiedere anche il declassamento in categoria E, “agricola” ed esente. Quindi non è quello… Evidentemente chi non lo fa ha interesse a mantenere come potenzialmente edificabili quelle zone, no?”.
No, “assessore chiamatime”… no… non è assolutamente così!
Tra l’altro, quelle affermazioni, rese in pubblica sede nella riunione della massima assise comunale, non sono state mai censurate o smentite da sindaco, presidente del consiglio o altri amministratori né dallo stesso segretario comunale, garante della legalità, resisi in tal modo corresponsabili delle falsità dette dall’assessore.
Ignoranza, malafede, connivenza o imbarazzo e vergogna?!?
Vorrei en passant ricordare che il Codice Penale punisce un “pubblico ufficiale”, come è qualificato un assessore o un consigliere nel corso di una seduta del Consiglio comunale, che dichiari o attesti il falso.
Quelle affermazioni se, da una parte, rilevano un’ignoranza profonda di norme amministrative, dall’altra appaiono come il miserabile e ignobile tentativo di scaricare sui cittadini responsabilità solo ed esclusivamente politiche ed amministrative.
È, infatti, totalmente infondato, perciò falso, che un cittadino possa chiedere a suo piacimento il “declassamento” di una zona da “C”, cioè di espansione edilizia, prevista nel vigente strumento urbanistico (il vecchio Programma di Fabbricazione approvato nel 1976), in zona “E”, cioè agricola.
“… mantenere quella categoria C” non dipende certo dalla volontà del cittadino, che secondo la “fantasia castellana” “evidentemente ha interesse a mantenere come potenzialmente edificabili quelle zone”!!!
Idiozie allo stato puro!
Solo l’approvazione di un nuovo strumento urbanistico, cioè del PUG (Piano Urbanistico Generale), in sostituzione del vecchio e anacronistico P.d.F., può modificare, infatti, la destinazione urbanistica delle aree attualmente tipizzate “C”.
In questa incredibile vicenda l’unica verità è “evidentemente” la grassa e colpevole ignoranza di un amministratore che non conosce l’abc delle normative urbanistiche. Non che gli altri “colleghi” di Giunta eccellano… le “perle” di “ignoranza saccente” che spesso spargono con sicumera a piene mani sono ormai diventate un cult per gli “addetti ai lavori” e, purtroppo, “pane inquinato” per tanti inconsapevoli cittadini!
Eppure, solo pochi giorni prima, in occasione del pubblico comizio tenuto il 17 novembre con la consigliera Eliana Vantaggiato, avevo sollevato il problema del Piano Urbanistico Generale completamente “dimenticato” dall’attuale Amministrazione, nonostante gli impegni presi con gli elettori, le iniziali e solenni volontà esternate in riunioni pubbliche e post facebook. Sottolineavo, tra l’altro, nel comizio che solo l’approvazione del Pug poteva risolvere anche gli annosi problemi delle zone “C” di espansione, i cui proprietari, giustamente adirati, sono tuttora costretti a pagare somme esose ai fini Imu.
A questi amministratori continua a sfuggire l’inderogabile necessità della nostra comunità di dotarsi del nuovo strumento urbanistico, il cui iter amministrativo avevo già completato, da assessore all’Urbanistica, nel lontano 2011.
Probabilmente, i “dotti e sapienti” amministratori che ci governano non hanno bisogno di imparare niente, sanno già tutto e sono in grado di insegnare tutto agli altri… almeno questo emerge dagli sproloqui cui ci ha ormai abituato la Manta in reprimende isteriche in Consiglio contro le opposizioni e in patetici comizi. Con il risultato, poi, che fanno ripetute figuracce, che spesso sfuggono alla conoscenza dei cittadini e procurano solo guai e danni infiniti.
Tornando alle “gesta” del Castellana, confesso di non essermi meravigliato affatto dell’“insostenibile leggerezza” del soggetto a mentire spudoratamente anche in un Consiglio comunale. Non è nuovo a queste performances, essendo recidivo.
Chiamato a rendere testimonianza presso il Tribunale, per cui obbligato a dire la verità dalla legge e dal giuramento, Giuseppe Castellana mentì spudoratamente nell’udienza penale svoltasi a Lecce il 19 febbraio 2020. Nell’occasione rese falsa e reticente testimonianza per coprire le responsabilità di Salvatore Perrone, che mi aveva minacciato e diffamato nel corso di un comizio tenuto il 22 agosto 2012. Era già noto allora che i due (e non solo, per la verità!) avevano da tempo avviato un’“intesa speciale” per danneggiare la mia figura personale e politica (un’intesa che pare continui tuttora, almeno a sentire alcune “dichiarazioni d’amorosi sensi” che intercorrono tra i due anche nell’attuale Consiglio… come note erano le antiche “trame” ordite contro di me con taluni attuali “compagni di viaggio”).
Pubblico alcuni stralci di quel breve interrogatorio perché è giusto che i cittadini conoscano “di che pasta” sia fatto qualche amministratore, capace, per perseguire proprie ambizioni politiche, di danneggiare persino chi gli è stato, purtroppo, “pigmalione” e guida nella fase iniziale del suo impegno politico.
Per la cronaca, Giuseppe Castellana, all’epoca segretario del circolo Pd (mentre io ero consigliere di opposizione), era stato da me incaricato di registrare, in quel 22 agosto 2012, il comizio di Salvatore Perrone, nel corso del quale io ero assente, e provvide poi ad inviare, il 6 settembre 2012, a me e a mio figlio “traccia audio comizio” tramite posta elettronica.
Naturalmente, avendo conservato copia della registrazione effettuata dal soggetto (e delle mail intercorse tra me e lui), proprio l’esibizione fonica in Tribunale del comizio (e la bravura del mio avvocato) mi ha permesso di vincere la causa ed ottenere la condanna di Salvatore Perrone… nonostante Giuseppe Castellana.
Come ho avuto modo di dirgli personalmente tempo fa, solo la considerazione per l’onesto padre lavoratore e la “misericordia” verso una persona di giovane età, seppur falsa ed infingarda, mi ha frenato dal denunciarlo per falsa e reticente testimonianza con relative conseguenze (da due a sei anni è la pena prevista dal Codice Penale).
Per cui, se uno è capace di mentire in un Tribunale, come meravigliarsi delle falsità che dice senza pudore in Consiglio comunale?!?
Certo, se avesse un minimo di dignità, Giuseppe Castellana dovrebbe dimettersi da assessore e consigliere comunale sia per le falsità dette in Consiglio sia per la “recidività” nel mentire di fronte a “sacrari” delle Istituzioni democratiche, quali sono un Tribunale e un Consiglio comunale.
… ma tant’è… questi sono i soggetti che oggi amministrano Collepasso!
Pantaleo Gianfreda
Dottor Pantaleo Gianfreda sono rimasto a dir poco stupito da quello che ho letto. Noi siamo tutt’ora nelle mani di questi amministratori? Dio mio! A mio parere, io l’avrei denunciato per falsa testimonianza sicuramente. Ma come si può mentire così spudoratamente? Che cosa ha avuto in cambio a non dire la verità davanti al giudice, che poi di fatto ha condannato Salvatore Perrone? Cose dell’altro mondo! Sono comunque contento che tu hai vinto la causa, evidentemente meritavi di vincerla. Io credo nella giustizia. Giuseppe Castellana, il minimo che lei può fare in questo momento é dimettersi, credimi, fai più bella figura. Ti sono vicino dottor Pantaleo Gianfreda e grazie per aver dettagliato il fatto. Tutto questo ci farà riflettere in che condizioni si trova a livello politico amministrativo Collepasso. Quanto riguarda quello che ha detto poi in consiglio Castellana, l ha fatta grossa, evidentemente non conosce le leggi, mi sono informato sul fatto se si può modificare categoria sui terreni e mi é stato risposto da chi é competente, come te Pantaleo, esattamente quello che tu hai detto e cioè che solo un nuovo piano urbanistico in sostituzione al vecchio (PUG) può modificare la destinazione urbanistica. Quindi l’assessore Castellana ha mentito pienamente. Che figuraccia davanti ai cittadini. Ti ringrazio Dottor Pantaleo per questo importante chiarimento dato a tutto Collepasso e non solo ma un grazie anche perché sei un cittadino attento e che niente deve sfuggire.
Assessore Castellana devi DIMETTERTI e salve l’onore delle istituzioni comunali, VERGOGNATI…..
Assessore Castellana timsei coperto di VERGOGNA devi dimetterti, salva le estituzioni dai tuoi FALSI, vergognati……