Eris, la dea della Discordia che amministra con Hybris… ma un po’ di ritegno e vergogna, mai?!?

Eris, la dea della Discordia che amministra con Hybris… ma un po’ di ritegno e vergogna, mai?!?

14 Marzo 2025 0 Di Pantaleo Gianfreda

Eris (in italiano anche Eride) è un nome che viene dal greco antico Ἔρις” e significa “sfida, conflitto, lite, contesa”.

Eris era, nelle religioni e nella mitologia dell’antica Grecia, la dea della discordia.

Non a caso gli antichi romani, che conquistarono la Grecia e ne assorbirono cultura e religione (come scrisse Orazio, “Graecia capta ferum victōrem cepit”, “la Grecia, conquistata [dai Romani] conquistò il selvaggio vincitore”), diedero alla dea greca Eris il nome latino (oggi anche nell’italiano) di Discordia.

Alla figura di questa dea è legato anche il celebre mito del “Pomo della Discordia”, la mela lanciata da Eris sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti. La dea della discordia, furiosa per l’esclusione dal banchetto nuziale, per vendicarsi incise sulla mela d’oro presa nel giardino delle Esperidi la frase “Alla più bella” e la lanciò, non vista, sul tavolo imbandito, causando una lite furibonda fra Era, regina degli dei, Afrodite, dea della bellezza, e Atena, dea della saggezza. La lite tra le tre dee condusse poi, per una serie di eventi, alla Guerra di Troia.

Hybris, invece, termine che proviene anch’esso dal greco antico ὕβρις (hýbris), è un topos (cioè un tema ricorrente) della tragedia e della letteratura greca, che definisce un tratto della personalità o un’azione connotata da superbia o eccessivo orgoglio o di disprezzo per l’ordine umano o divino.

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Il termine è traducibile anche con “arroganza”, o meglio “tracotanza”, e può essere riferito a un atto consistente in una grave offesa o violazione compiuta per effetto dell’arroganza. È, comunque, un termine correlato al mito greco che personificava violenza e dismisura, in contrapposizione a Diche (la Giustizia).

Le origini del termine vanno presumibilmente collocate nella sfera etica e religiosa. Nel linguaggio giuridico, hybris riflette un’azione delittuosa oppure un’offesa personale compiuta “allo scopo di umiliare“, il cui movente è dato non da un utile ma dal piacere e dall’orgoglio di sé che l’autore dell’atto traeva dalla malvagità dell’atto stesso, mostrando la sua superiore forza sulla vittima.

Al momento mi fermo qui. Per ulteriori approfondimenti basta fare una veloce ricerca su Google e digitare le due parole Eris e Hybris su una qualsiasi enciclopedia on line o nei tanti siti culturali o scolastici.

Discordia, sfida, conflitto, lite, contesa, superbia, disprezzo, arroganza, tracotanza, violenza, malvagità… a me pare il ritratto “sputato” di qualcuno/a di nostra conoscenza…

I dettagli in prossimi articoli che riguarderanno l’agitata vita collepassese di questi giorni a causa di un’arrogante e sedicente “dea” che scrive menzogne, manipola la realtà, oltraggia la verità, offende la dignità di famiglie e cittadini, sparge veleni e provoca discordia nella nostra comunità.

Non è possibile tacere né limitarsi solo a ridere o ironizzare di infantilismi, dispettucci, ritorsioni, minacce, bassezza e grettezza di certi “pazzi scatenati”…

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… ma un po’ di ritegno e vergogna, mai?!?

Pantaleo Gianfreda

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