L’arte di Micol, talento collepassese nascosto tra le mura domestiche
23 Giugno 2013Micol… un talento nascosto tra le mura domestiche della nostra Collepasso!!!
L’antico e giovanile nome d’arte, iniziali del suo nome e cognome, mi richiama – non so perché! – la Micol de “Il giardino dei Finzi-Contini” (1970). Un film bello e amaro di Vittorio De Sica, tratto dal romanzo di Giorgio Bassani, che rimane ancora nella memoria di tanti di noi, allora giovani e ancora sognatori.
Sarà per caso la leggiadria e l’avvenenza dei colori che la nostra Micol usa nei suoi lavori che richiamano giardini delicati come quello dei Finzi-Contini… Sarà la durezza della vita, l’eterna dicotomia tra sogni e realtà, che fanno assomigliare l’una e l’altra Micol… Sarà quel che sarà, ma il nome “Micol” stimola riflessioni e pensieri di bellezza e di arte e, al contempo, di mestizie e amarezze…
Ho saputo per caso di questo “talento nascosto” e ho deciso di scrivere di lei perché è bene che non sia più “nascosto”, ma noto a tutti.
Micol non è una giovane e leggiadra fanciulla né una studentessa brillante né una donna in carriera. Niente di tutto questo. E’ una donna 52enne, nel pieno della sua maturità, sposata con Francesco, che ha dedicato la sua vita interamente alla famiglia e all’educazione di ben cinque figli (due ragazze più grandi e tre maschi più piccoli).
Nonostante la sua vocazione artistica, Micol ha dovuto per anni mettere “da parte l’arte” e svolgere a tempo pieno solo “la parte e l’arte” di madre e moglie…
Come dice la ventiduenne figlia Elisabetta, precoce nel suo poliglotta ingegno, la madre ha “un talento artistico a lungo ed ingiustamente confinato nelle mura domestiche dai pressanti impegni familiari”.
Micol, infatti, aveva conseguito in gioventù il diploma di Stilista di Moda. Ancora giovanissima – e prima di immergersi a tempo pieno nei doveri della famiglia -, aveva dedicato la sua attività nella decorazione pittorica di corredi e di capi di abbigliamento.
Questa prima esperienza, che alternava alla pittura su supporti canonici, le ha permesso di distinguersi in quanto a originalità e abilità e di trovare nel tessuto il veicolo ideale del suo estro creativo.
Da quel momento, la pittura su tessuto è diventata la sua tecnica identificativa, dando inizio ad una fase di continua sperimentazione e di ricerca personale verso soluzioni stilistiche sempre fresche e innovative, capaci di accontentare i gusti di un’utenza variegata.
Micol, il cui vero nome è Mirella, ama riprodurre elementi naturali: fiori, foglie, animali, paesaggi brulli o incontaminati; si tratta di un’astrazione della realtà che ripropone il gusto bucolico ed il legame intimo e primigenio con la natura. La sua abilità consiste anche nel realizzare i suoi lavori senza il ricorso ad un disegno preparatorio, ma con immediatezza ed estemporaneità a mano libera direttamente sul supporto. E questo è indubbiamente sintomatico della padronanza di una tecnica ormai consolidata.
Dopo la lunga interruzione di attività (dovuta, come detto, ai suoi pressanti impegni familiari), Mirella-Micol è tornata oggi alla carica con tutta la sua vulcanica forza creativa. Questa volta, oggetto delle sue attenzioni pittoriche sono le borse, che progetta, confeziona e dipinge, curando il prodotto con attenzione e maestria in tutte le fasi di realizzazione. La linea, ribattezzata Artistic Bags, recupera i temi adoperati in passato e li arricchisce di un nuovo apparato decorativo costituito da ghirigori e vari motivi astratti e questa originale commistione è in grado di conferire unicità ed eleganza alle sue “opere d’arte mobili”.
Micol, Mirella Colazzo, riprende oggi con maggiore dedizione ed impegno gli antichi e mai abbandonati sentieri della sua vocazione artistica e, dopo anni di sacrifici dedicati alla famiglia, merita indubbiamente di raccogliere oggi i frutti del suo talento e della sua arte.
Tanti auguri, Micol, esempio di donna, madre ed artista!!!
Egregio Sig, Giaffreda,come non condividere ciò che ha scritto su Mirella,la splendida cugina sempre affettuosa e presente,forte e tenace nell’affrontare la quotidianeità della vita non sempre facile quando si è madre di cinque figli.
Positiva ,sorridente con una grande voglia di mettersi sempre in gioco,dotata di una grande creatività e manualità.
In bocca al lupo cara!
Anna Maria