«Buco» di 7 milioni. Provincia di Lecce sull’orlo del crac

15 Giugno 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

La Provincia verso il dissesto. Il dirigente dei Servizi finanziari lancia l’allarme in una nota al Presidente


La Provincia è in pre-dissesto finanziario. E’ allarme rosso a Palazzo dei Celestini. La denuncia non viene, infatti, come di solito, dai partiti d’opposizione, sempre pronti a mettere, all’occorrenza, il dito nella piaga. E’ stato il dirigente delle Risorse finanziarie Pantaleo Isceri ad indirizzare una nota particolarmente severa al presidente Antonio Gabellone, segnalando un “buco” di sette milioni di euro. Un duro colpo per quest’ultimo (riferiamo a parte considerazioni e commenti), il quale si è affrettato a convocare già da oggi, e in via permanente e fissa, una task-force tra presidenza, Servizi finanziari, Assessorato al Bilancio e segreteria generale, che si occuperanno di affrontare nell’immediato la problematica, cercando soluzioni che evitino il dissesto prospettato dal dirigente.
«Dalla verifica effettuata a partire dal febbraio 2010, conclusasi con la comunicazione del Ministero dell’Interno del 7 giugno scorso – fa sapere Isceri – è risultata una insussistenza di residui attivi da trasferimenti erariali pari a circa sette milioni di euro. Tale deficit è di per sè rilevante per qualsiasi ente locale – considera il dirigente – Diventa una voragine nella situazione finanziaria della Provincia, che fa presupporre un orizzonte di dissesto già evocato in passato ma oggi sempre più vicino». Anche perchè, spiega, «l’ammanco di sette milioni porta il previsto disavanzo del 2010 da cinque milioni 785mila euro a dodici milioni e 785mila euro, pari al dodici per cento di tutte le entrate correnti. Uno squilibrio impossibile da colmare nella già compromessa situazione finanziaria della Provincia».
Il dirigente scarta già alcune soluzioni prospettate nella bozza del Bilancio di previsione approvata dalla Giunta il 25 maggio scorso. «Non è ragionevolmente ipotizzabile che gli immobili inseriti nell’elenco dei beni alienabili possano apportare nel breve periodo le risorse utili a risanare il deficit – dice chiaramente Isceri – Già la previsione di vendita di patrimonio presente nella bozza di Bilancio 2011-2013 non è di facile realizzabilità». Ma anche su altre entrate non si potrà contare ciecamente. «Così come occorrerà profondere il massimo impegno per il conseguimento di tutte le altre entrate previste, quali Cosap, cartellonistica, sanzioni ed altro» è il monito del dirigente. «Inoltre – aggiunge – stante la rigidità delle spese correnti, sulle quali comunque gli sforzi stanno consentendo di risparmiare circa 500mila euro, si può concludere che nell’attuale Bilancio di previsione 2011 non esiste massa critica nè sul fronte delle entrate nè su quello delle spese, utile al riallineamento dei conti».
Una bella grana, a dir poco, che dev’essere pure risolta in fretta. «Pertanto – dice Isceri – alla luce dell’insussistenza di sette milioni di euro venutasi a manifestare, è indispensabile apportare un riequilibrio strutturale sul progetto di Bilancio che la Giunta ha approvato e che attualmente è all’analisi della commissione consiliare». Un intervento da fare entro il 30 giugno prossimo
Intanto, ieri, subito dopo la ricezione della nota, il presidente Gabellone ha cominciato a chiedere agli uffici di far luce sulla vicenda, cominciando ad individuare alcuni importanti punti fermi.

Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  Bando di gara per realizzazione infrastrutture Zona Industriale