La Gazzetta del Mezzogiorno: “«Trappola» di pietra» sulla carreggiata. Rischiano grosso tre automobilisti”

5 Giugno 2014 Off Di Pantaleo Gianfreda

GdM 5.6.2014COLLEPASSO. Una «trappola» sulla carreggiata e tre automobilisti rischiano la vita. Un borsone nero, riempito di grosse pietre, è stato lasciato da qualche incosciente sull’asfalto della provinciale 361, appena fuori dall’abitato: un’auto lo ha centrato in pieno e solo per fortuna non è accaduto il peggio.
E’ successo martedì sera intorno alle 21, Marco Marra, un giovane di 24 anni di Collepasso, era alla guida dell’auto di famiglia, un’Opel Astra station wagon e procedeva in direzione Maglie. L’ostacolo, complice il nero dell’asfalto e il buio, non era facilmente avvistabile. Il ragazzo ha centrato il borsone con le pietre e l’auto ha invaso inizialmente la corsia opposta. «Ho visto davanti ai miei occhi – racconta il giovane ancora sotto shock – scorrere la fila di alberi di ulivo ai bordi della strada prima di riuscire a riprendere il controllo dell’auto e fermarla senza ulteriori danni. Per fortuna non stava sopraggiungendo nessuno dall’altro lato della strada, altrimenti non so come sarebbe finita». Sceso dall’auto, appena si è ripreso dallo spavento, il giovane ha cercato di evitare che altre auto finissero contro le pietre. Ma non è riuscito nell’intento con la prima che è sopraggiunta, una Wolkswagen “Passat”, guidata dal quarantunenne Maurizio Manco finito pure lui nella «trappola». Una terza auto, la Fiat guidata da Rosaria Montagna, è riuscita a frenare in tempo e a urtare soltanto le pietre. La prima auto ha riportato grossi danni al carter ripara-motori, la seconda lo scoppio di due pneumatici. Subito sono stati allertati i carabinieri della stazione di Collepasso che, intervenuti agli ordini del comandante Giovanni De Siato, hanno effettuato i rilievi del caso. Lo stesso comandante ha disposto un rafforzamento del servizio di controllo. Leonardo Marra, padre di Marco, ha infatti riferito che non è la prima volta che all’incirca nello stesso luogo e sempre in orari notturni si verificano episodi simili. «Sono già stati trovati conci di tufo sulla carreggiata, ma questa volta – sottolinea – è evidente l’intenzionalità del gesto, con l’occultamento delle pietre in un borsone nero».

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Antonio De Matteis, La Gazzetta del Mezzogiorno, 5.6.2014

La Gazzetta del Mezzogiorno, giovedì 5 giugno 2014

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