Riforma delle Province: si è tenuto l’ultimo Consiglio provinciale

1 Luglio 2014 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Si è tenuto ieri a Lecce, nella sede di Palazzo dei Celestini, l’ultimo Consiglio provinciale.
Dopo l’approvazione della “riforma Del Rio”, si ridisegnano confini e competenze dell’amministrazione locale in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, l’ultimo passo prima dell’abolizione delle province, che intanto diventano enti territoriali di area vasta, di secondo grado.
Decade, pertanto, anche l’ultimo Consiglio provinciale della nostra provincia eletto nelle elezioni del 2009, mentre continueranno ad esercitare le loro funzioni sino al 31 dicembre il Presidente e la Giunta provinciale.
Quella di ieri è una giornata che segna la fine della storia istituzionale elettiva della Provincia di Lecce, iniziata il 9 luglio 1951 con l’insediamento del primo Consiglio provinciale, che sostituiva la Deputazione Provinciale.
In attesa della definitiva riforma costituzionale, la Provincia diventa ente intermedio territoriale. Nelle nuove province il Presidente e il Consiglio saranno eletti, entro il prossimo mese di settembre, dai sindaci e dai consiglieri comunali della provincia. Il Presidente deve essere un sindaco di un Comune superiore a 15.000 abitanti e dura in carica 4 anni, mentre i consiglieri (13 per la provincia di Lecce), anch’essi espressione dei Comuni oltre i 15.000 abitanti, durano in carica due anni. Tutti ricopriranno l’incarico a titolo gratuito. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere provinciale. Le funzioni trasferite dalla province continuano ad essere da loro esercitate, fino a quando non verranno trasferite ad altro ente.
Con la “riforma Del Rio” vengono costituite anche, a livello nazionale, dieci aree metropolitanee. In Puglia solo Bari sarà area metropolitana ed eserciterà, oltre le funzioni comunali, anche quelle sinora di competenza provinciale.


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Pantaleo Gianfreda
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